Vaccini e farmaci a pagamento. E’ questo lo scenario che sta sempre di più prendendo piede negli Stati Uniti, con Washington che teme cambiamenti dal punto di vista della gestione dell’economia legata al contrasto al Covid-19. La pandemia, negli ultimi due anni, ha messo in ginocchio molte categorie. Non è un caso che il governo degli Stati Uniti stimi di esaurire i fondi per l’acquisto e la distribuzione di vaccini e trattamenti contro il Covid-19 all’inizio del 2023 e ha già avviato piani per la commercializzazione di questi prodotti da parte del settore privato.

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha dichiarato che entro gennaio del prossimo anno gli americani dovrebbero iniziare ad accedere ai vaccini e ai trattamenti antivirali attraverso il “mercato privato, analogamente a quanto sta accadendo per i vaccini antinfluenzali”. L’assistente del Segretario per la Preparazione e la Risposta Dawn O’Connell ha dichiarato in una nota che, sebbene avessero già intenzione passare al settore privato, i piani sono stati accelerati perché non hanno ricevuto ulteriori finanziamenti dal Congresso. Si tratta di una serie di passaggi che, nel lungo periodo, potrebbero essere sempre di più concreti.

Vaccini e farmaci anti Covid a pagamento, cosa accade negli Usa

La preoccupazione, oltre che alla gestione delle risorse, è legata a fondi che rischiano di prosciugarsi ancor prima di vedere la luce. “Sono passati più di 530 giorni da quando abbiamo ricevuto l’ultimo finanziamento per la pandemia e senza ulteriori risorse sarà difficile continuare” a fornire vaccini e trattamenti agli americani su base sovvenzionata, ha scritto O’Connell. Tuttavia, l’HHS ha già a disposizione 170 milioni di dosi di richiamo per una campagna di vaccinazione autunnale e invernale. Le proiezioni del governo stimano che le scorte del trattamento preventivo Evusheld e del farmaco antivirale Lagevrio saranno esaurite entro l’inizio del 2023.