L’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha chiesto un sostengo urgente per rafforzare l’assistenza alle milioni di persone colpite dalle inondazioni monsoniche che in Pakistan hanno provocato oltre mille morti.
UNHCR chiede sostegno immediato il Pakistan
Oltre 30 milioni di persone sono state colpite da piogge torrenziali e inondazioni improvvise in tutto il Pakistan. Di queste, 6,4 milioni necessitano di un sostegno immediato, secondo l’ UNHCR. Da giugno infatti centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case per le inondazioni e ora vivono in campi o presso famiglie ospitanti.
Il governo pakistano ha avviato una prima risposta ma ha chiesto sostegno a livello internazionale in quanto l’emergenza ambientale ha devastato molte aree del Paese. L’ UNHCR ha consegnato articoli di soccorso nelle aree più colpite delle province di Balochistan e Khyber Paktunkhwa.
Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha sottolineato la gravità della situazione in Pakistan e lanciato un appello alla comunità internazionale.
“Le piogge e le inondazioni sono state catastrofiche per milioni di persone. In questi tempi difficili, abbiamo urgentemente bisogno di sostegno e solidarietà a livello mondiale per il Pakistan. La comunità internazionale deve intensificare il suo sostegno e aiutare il Pakistan a rispondere a questa catastrofe“.
Il Paese asiatico ospita anche circa 1,3 milioni di rifugiati afghani registrati e accoglie generosamente i rifugiati da oltre 40 anni. Finora l’agenzia dell’Onu ha fornito ai villaggi di rifugiati e alle comunità ospitanti più di 71mila articoli di emergenza, tra cui tende, teloni di plastica, prodotti sanitari, fornelli, coperte, lampade solari e stuoie per dormire.
L’assistenza fornita finora ammonta a oltre 1,5 milioni di dollari. Ma sono necessari molti più aiuti, avverte l’agenzia, che quindi comunica che “un appello di finanziamento delle Nazioni Unite, pubblicato oggi a sostegno della risposta guidata dal governo, chiede circa 160 milioni di dollari per aiutare oltre cinque milioni di persone nelle aree più colpite attraverso la fornitura di cibo, istruzione, alloggi e protezione, tra le altre cose”.