Sono ore di grandissima tensione in Iraq, dove le truppe squadriste del leader sciita Moqtada al-Sadr hanno tentato un colpo di stato assaltando il parlamento di Baghdad. Secondo quanto riferiscono i media locali gli scontri avrebbero provocato 33 vittime, prima che lo stesso al-Sadr lanciasse un appello rivolto ai propri sostenitori invitandoli a desistere. Le operazioni di smobilitazione sono tutt’ora in corso.

Iraq, 33 vittime negli scontri davanti al Parlamento

Dopo la Libia anche l’Iraq ha fatto i conti con la rabbia delle milizie oppositrici favorevoli al leader scitta Moqtada al Sadr, che hanno scatenato una vera e propria guerriglia nella cosiddetta “Green Zone”, l’area antistante il Parlamento iracheno a Baghdad. Le violenze, iniziate nella serata di lunedì, si sono protratte anche questa mattina fino a quando il leader non ha diffuso un videomessaggio dove invitava i propri seguaci alla ritirata.

I media locali hanno parlato di 33 vittime nell’ultimo bollettino, si attende di capire se il numero sia destinato a crescere, mentre è decisamente superiore è il numero dei feriti, circa 800. al-Sadr, che ha annunciato proprio ieri il termine della sua carriera politica, è stato il vincitore delle ultime elezioni tuttavia il suo governo non è riuscito a ottenere la maggioranza parlamentare, finendo così deposto. Il suo videomessaggio è un saluto alla nazione con tanto di scuse per quanto accaduto:

Sono molto rattristato per quello che sta accadendo in Iraq. Offro le scuse al popolo iracheno per quanto successo, la rivoluzione non si fa con le armi. Le proteste devono rimanere pacifiche

Moqtada al-Sadr, leader dei Sadristi

L’esercito ha diramato il coprifuoco sull’intero territorio nazionale, anche se la situazione dovrebbe lentamente tornare alla normalità. I media locali, Shafaq News, Al-Arabiya e Al-Iraqiya, hanno documentato le esplosioni della scorsa notte. Solamente le operazioni all’aeroporto di Baghdad vengono confermate, anche se tra i passeggeri c’è grande preoccupazione di rimanere bloccati nella capitale. Il ministro della Difesa Guerini è in costante contatto con la nostra ambasciata irachena.