La peggiore siccità nel Corno d’Africa da oltre 40 anni a questa parte sembra destinata a persistere, infatti l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha dichiarato venerdì che le previsioni per ottobre-dicembre mostrano un’alta probabilità di condizioni più secche della media. Le ultime previsioni confermano i timori delle agenzie umanitarie, che da mesi mettono in guardia sulle conseguenze sempre più gravi della siccità, compreso il rischio di un’altra pesante carestia in Somalia, dopo quella che dieci anni fa uccise centinaia di migliaia di persone.
Tutto ha delle ripercussioni in particolare nel cuore dell’Africa. Dopo molti mesi senza pioggia a causa della crisi climatica, le comunità nel nord del Kenya stanno affrontando nuove gravi problematiche dovute alla competizione con gli animali selvatici per risorse fondamentali come acqua e pascoli. Il Kenya ha dichiarato la siccità ha devastato 10 delle sue 47 contee un vero e proprio disastro nazionale. Il Governo nazionale si è mosso per assistere le famiglie colpite con la distribuzione di acqua e cibo per la popolazione e foraggio per il bestiame, ma gli aiuti non riescono ad arrivare a tutti e al momento in molti stanno ancora soffrendo.
Emergenza siccità in Africa: l’Italia e le temperature roventi
In Italia, nell’ultimo periodo, le temperature hanno raggiunto livelli molto alti, andando spesso a sfiorare i quaranta gradi. In particolare sono giornate afose nel Lazio, una regione che più di tante altre sta vivendo l’allerta caldo che attanaglia la penisola in quest’ultimo periodo. Si tratta di un tema annoso, in particolare dopo l’arrivo di Caronte prima lungo l’arco alpino e poi nell’entroterra laziale, ma adesso l’allerta sale soprattutto per la gestione del clima e delle ore più calde. La fascia più anziana, su tutte, è chiamata a fare attenzione nei prossimi giorni. Dall’Africa all’Italia, la paura dell’aumento delle temperature porta a molte riflessioni in vista del futuro del nostro pianeta.