Tra Domenica 28 e Lunedì 29 Agosto, un attacco hacker ha violato il sito di Gse, il gestore italiano dei servizi energetici. Il sito web della compagnia risulta non accessibile perché colpito da malware. “Dati in sicurezza e acquisto del gas garantito”, assicura la società.

Nella notte tra Domenica 28 e Lunedì 29 Agosto, un attacco hacker è riuscito a violare i sistemi di sicurezza del Gse, il Gestore italiano dei servizi energetici, per mezzo di un malware di ultima generazione. Al fine di mettere in sicurezza i dati e i sistemi informativi, il sito internet e i portali della società sono stati resi temporaneamente indisponibili, ha comunicato lo stesso gestore, che ha tempestivamente segnalato l’attacco subito alle autorità competenti e ha avviato gli approfondimenti e le azioni necessarie a ripristinare quanto prima l’operatività dei sistemi e dei servizi. “In ogni caso, ha comunicato il gestore in una nota, l’attività di acquisto di gas per il servizio di ultima istanza affidato dal Gse è garantita”.

Il Gse, infatti, per garantire la sicurezza energetica del Paese si occupa dell’acquisto e conferimento di gas in stoccaggio in vista dell’inverno da produttori che lo estraggono offshore e onshore. Questo servizio non ha subito ripercussioni dall’attacco e prosegue quindi senza problemi.

La società ha fatto sapere anche di aver bloccato le macchine vittime dell’attacco hacker e di essere in possesso del backup dei dati. Nel frattempo sulla sua pagina social, nello specifico sul profilo Twitter della società, circolano diverse segnalazioni da parte degli utenti che non riescono ad accedere al sito.

Il primo messaggio è comparso circa sei ore fa: “Il sito non risulta raggiungibile“ e la situazione non è migliorata nelle ore successive: “sito non raggiungibile da questa mattina, notizie?“. C’è anche chi è spazientito dalla situazione: “Ma può essere che il sito è down da tutto il giorno?“.

Attacco hacker Gse: che cos’è

La Gse S.p.a è una società italiana ed è il Gestore dei servizi energetici partecipata interamente dal ministero dell’Economia e della Finanza, che ha l’incarico di promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Alla base della molteplicità di attività che svolge questa società c’è la volontà di promuovere un consumo di energia verde e pulita, quindi si occupa anche di informazione e formazione per i cittadini e gli operatori del settore.

Nella pratica, poi, verifica gli impianti e ne garantisce la massima qualità dal punto di vista tecnico-ingegneristico per la produzione elettrica e raccoglie l’energia prodotta dagli impianti per poi collocarla nella Borsa dell’energia elettrica, la Gme, società partecipata al 100% che gestisce la borsa elettrica italiana, nella quale si forma il prezzo che i consumatori pagheranno per l’energia elettrica.

Quindi, gestisce i meccanismi del ritiro dedicato e dello scambio sul posto. La società fornisce anche il suo supporto alla pubblica amministrazione per l’attuazione di politiche energetiche.

L’Italia è tra i paesi più sensibili agli attacchi hacker

Non è la prima volta che in Italia una grande azienda o un’istituzione viene colpita da un attacco hacker. Siamo il nono paese al mondo per cyberattacchi ricevuti, di qualsiasi tipologia. Stando all’ultimo rapporto Censis sulla sicurezza informatica, il 64,6% di soggetti tra cittadini e imprese è stato bersaglio di e-mail ingannevoli per estorcere dati personali e sensibili. 

L’European Union Agency for Cybersecurity, invece, nella sua ultima analisi ha evidenziato come l’Italia sia il paese più a rischio di minacce derivanti da ransomware, un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta; dietro di sé al quarto posto ci sono Stati Uniti, Germania e Francia. Nel corso del 2021 la polizia postale ha gestito 5.434 attacchi informatici significativi, una media di 15 al giorno.