In merito al “contributo straordinario contro il caro bollette“, istituito dal legislatore per l’anno 2022 a carico delle imprese operanti nel settore energetico, il Gruppo Acea fa sapere di aver determinato in 28,5 milioni di euro l’ammontare complessivo del contributo e di aver provveduto al versamento dell’importo dovuto secondo le modalità e le tempistiche previste dalla normativa.

Tuttavia Acea precisa che “una parte significativa della base imponibile identificata per le società del Gruppo non è riconducibile agli extraprofitti” che il legislatore intende tassare, bensì a “operazioni straordinarie”. In considerazione di ciò, la società ha avviato le azioni necessarie per impugnare la norma ravvisandone elementi di illegittimità, anche costituzionale. 

Caro energia. La posizione di Letta

“L’intervento sul caro-bollette dell’energia dev’essere rapidissimo“. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, aprendo a Vicenza la campagna elettorale in Veneto. “Al governo diciamo che siamo pronti a sostenere da subito le soluzioni che verranno individuate”.

“Il governo assuma un’iniziativa e i partiti dicano che sono pronti a sotenerla, noi diamo la nostra disponibilità al governo Draghi a sostenere le misure che verranno individuate chiedendo al governo di farlo nel piu’ breve tempo possibile” ha aggiunto.

Quattro i ‘capitoli’ sui quali per Letta bisogna intervenire: “un tetto delle bollette a livello nazionale, disaccoppiando l’elettricità prodotta con il fossile, da quella con le rinnovabili“. Il secondo punto è “il raddoppio del credito d’imposta per le imprese che oggi pagando costi enormi: dal 25 al 50% per le imprese energivore e dal 15 al 30% per tutte le altre”.

Il terzo, capitolo, per le famiglie più in difficoltà è “l’introduzione di una ‘bolletta luce sociale’ per il dimezzamento del costo”. Il quarto e ultimo punto è “la grande questione del risparmio energetico, che per noi è importante“. Questi quattro interventi vanno portati avanti nella cornice di un accordo europeo: “È una buona notizia che il 9 di settembre si incontrino i ministri europei, ma deve uscirne una soluzione duratura e importante”.