Quella social, si sa, è un’arena infame. Se il pubblico decide di non prendere sul serio un contenuto ecco che, rendendolo virale, esso si svilisce della sua simbologia originale per diventare ben altro. È successo per la proposta, di Sinistra Italiana, di abolire gli jet privati. Il mondo dei social ha molto ironizzato sulla proposta, tanto che il leader Nicola Fratoianni è dovuto intervenire per addrizzare il tiro: “La nostra proposta di abolire o ridurre drasticamente l’utilizzo dei Jet Privati ha scatenato l’immediata levata di scudi dei soliti noti. Li chiamo ClimaFreghisti. Gli stessi che non hanno mai proferito parola su come milioni di lavoratori e studenti pendolari sono costretti a muoversi. Ma per difendere privilegi e capricci dei ricchi sono sempre in prima linea. Ovviamente”.
Le parole di Fratoianni
“Mi fa ridere anche – prosegue Fratoianni su Facebook – che l’abbiano presa come una proposta estremista. Glielo dice qualcuno che il liberalissimo Macron qualche giorno fa ha posto con forza il tema in Francia? Si parla da tempo di razionamenti del gas per il prossimo inverno, che colpiranno tutte e tutti noi. Non capisco perché debbano scandalizzarsi ora, di fronte a questo minuscolo sacrificio chiesto ai più agiati. La difesa dell’ambiente e del clima secondo i climafreghisti insomma dipende solo dai comportamenti individuali dei più colpiti dalle crisi: niente auto, centri storici chiusi, più treni, più bici. Tutto giusto, ma non basta. Così come è evidente che non basta la limitazione dei jet privati per risolvere il cambiamento climatico. È ridicolo anche solo pensarlo. Ma è un passo nella direzione giusta. L’1% della popolazione più ricca del pianeta inquina il doppio della metà più povera. Il singolo volo di un jet privato per poche ore inquina quanto tutti gli spostamenti di 4 persone in un anno. È questione di giustizia, sociale e ambientale. Questa è la realtà e noi non intendiamo voltarci dall’altra parte”.