Problema a un motore per il razzo Artemis 1 della Nasa, procedura sospesa 40 minuti prima del lancio fissato per oggi alle 14.33 ora italiana. Dopo l’analisi da parte degli ingegneri si è però deciso di posticipare il lancio a Venerdì 2 Settembre tra le 19:48 e 21:48.
Fiato sospeso per un problema avvenuto a poche ore dal lancio di oggi di Artemis 1, il primo razzo del nuovo programma spaziale che riporterà l’uomo sulla Luna 50 anni dopo le missioni Apollo. Sabato è stato fatto partire il conto alla rovescia per il lancio previsto oggi, inizialmente alle 14.33 ora italiana, dalla piattaforma 39B del Kennedy Space Center, a Cape Canaveral in Florida, ma stamattina si sono verificati alcuni imprevisti.
Poco prima delle 14, ora italiana, infatti, è stato temporaneamente sospeso il conto alla rovescia, fermato quando mancavano circa 40 minuti al lancio ufficiale, per dare modo ai tecnici della Nasa di risolvere i problemi sorti con uno dei quattro motori RS-25.
Per ora sembra esclusa la possibilità che si sia formata una crepa strutturale nello stadio centrale del razzo, notizia che si era diffusa in un primo momento, in realtà il problema sembra più legato alla formazione di ghiaccio.
La missione in un primo momento non era stata cancellata e a partire dalle 14.33, restava una finestra di lancio per oggi della durata di 120 minuti ma alle 14:36 ora italiana la Nasa ha annunciato di aver rinviato il lancio della missione Artemis 1 a causa di un problema al motore numero 3 del razzo lanciatore. Durante la checklist per verificare il funzionamento dei vari sistemi infatti, è emerso un problema al motore, che non ha raggiunto una temperatura di raffreddamento adeguata.
Poiché è stato ritenuto impossibile risolvere l’anomalia entro la finestra di lancio di due ore (14:33 – 16:33) prevista per oggi, gli ingegneri dell’agenzia aerospaziale statunitense hanno deciso di posticipare il lancio. La nuova finestra utile è prevista per la sera di Venerdì 2 Settembre, tra le 19:48 e le 21:48 ora italiana.
Artemis 1 problema lancio: l’imprevisto 4 ore prima della partenza
Quando mancavano circa 4 ore al via, durante le operazioni per il caricamento dei propellenti criogenici, i tecnici della Nasa hanno riscontrato una perdita di idrogeno che sembra essere localizzata nella stessa area dello stadio centrale del razzo che aveva dato problemi durante le prove generali dello scorso Aprile.
Dopo una prima interruzione del caricamento, i tecnici hanno provato a riprenderlo in modalità lenta, ma a quel punto è scattato un allarme per un valore di pressione troppo alto che ha indotto ad un nuovo stop. Un problema che comunque subito, non ha portato a prendere la decisione di interrompere il conto alla rovescia.
Poco dopo l’allarme, infatti, era stato comunicato che era ricominciato il caricamento veloce dell’idrogeno liquido nel lanciatore Space Launch System (Sls) della missione Artemis 1, il razzo più grande e potente mai costruito alto 111 metri e dal diametro di 8,4 sul quale è integrata la capsula Orion.
Luca Parmitano: “Il lancio di Artemis cambierà la storia”
“C’è un’atmosfera di grande eccitazione e soddisfazione, c’è la sensazione che stiamo per assistere a qualcosa di straordinario che cambierà la storia”. É il commento dell’astronauta italiano Luca Parmitano, che si trova lì per assistere dal vivo al lancio insieme ai colleghi Thomas Pesquet e Alexander Gerst, anche loro dell’Agenzia spaziale europea (Esa).
“Per tutti quelli come me e anche più giovani che non hanno assistito all’esperienza del programma Apollo, questo è l’inizio di una nuova esperienza esplorativa che sarà molto più complessa e avvincente, perché pensata in modo internazionale e con finalità diverse”, spiega Parmitano, ricordando come questa volta l’obiettivo sia quello di restare sulla Luna con basi permanenti.
“Questo ritorno sulla Luna non sarà una semplice ripresa di quello che è successo negli anni Sessanta e Settanta, ma davvero un nuovo inizio”, ha dichiarato l’astronauta italiano, che ha aggiunto:
“Per la mia generazione di astronauti il successo di questo lancio significherebbe la possibilità per alcuni di noi di avere un’esperienza mai vissuta da un europeo, quella di essere parte di un equipaggio che andrà intorno alla Luna e in futuro vedere addirittura una bandiera europea sulla superficie lunare”.