È giunta alla decima edizione la SEA 2022 (Scuola Estiva Arpinate), che si terrà dal primo al quattro settembre ad Arpino, nel Castello Ladislao, sede della Fondazione Mastroianni. Il tema di quest’anno è “Lavoro ed insegnamento universitario nell’era della Rivoluzione Telematica”. Parteciperanno relatori e borsisti da diverse università italiane. Accanto alla parte più propriamente scientifica ci sarà una mostra di sculture di Ale Guzzetti, DIFFERENTI SGUARDI, che sarà inaugurata giovedì primo settembre alle ore 12.00. Venerdì sera, nel Chiostro del Castello Ladislao, un concerto per piano di Francesco Carlesi, accompagnato alla voce da Antonella Vitale, al quale seguirà una degustazione di prodotti e vini di eccellenza della zona, guidata dallo chef Carlo Scappaticci, esperto della cucina e della tradizione gastronomica arpinate. Cerchiamo di capire meglio le molteplici dimensioni di quest’iniziativa, con il suo curatore, il prof. Enrico Ferri, che insegna Filosofia del Diritto e Storia dei Paesi Islamici all’Unicusano.

SEA 2022: intervista al curatore dell’iniziativa, prof. Ferri.

Professor Ferri, cominciamo dall’aspetto centrale dell’iniziativa, quello scientifico. Nei quattro giorni della SEA si discuterà di Lavoro e insegnamento universitario nell’era della Rivoluzione telematica. Come si può definire questa rivoluzione telematica? Quali sono i suoi esiti?

La rivoluzione introdotta da tecniche come l’informatica e la telematica ha rivoluzionato l’esistenza umana, stravolgendo categorie fondamentali come lo spazio e il tempo. Lo spazio è stato misurato, percorso, dominato e attraversato con una velocità straordinaria. Ha perso la dimensione di ostacolo e di limite, che la tradizione ci aveva consegnato. I tempi della comunicazione sono stati ridimensionati prima dal telegrafo e dal telefono, poi dal Personal Computer, dall’informatica e dalla telematica. Oggi abbiamo una comunicazione sincrona ed universale che ha superato le barriere dello spazio. Questo significa anche una riappropriazione del tempo della propria vita: per studiare, lavorare, relazionarci spesso non abbiamo bisogno di spostarci, di attraversare spazi, di perdere tempo.

Questo vale anche per il lavoro e lo studio?

Certamente, il lavoro intellettuale comporta la circolazione delle idee, dei pensieri e delle riflessioni. Non più delle persone che ne sono i portatori. Noi stiamo facendo quest’intervista in via telematica: attraverso quest’ultima si spostano le parole e i pensieri, le domande e le risposte. Io non debbo venire negli studi di Radio Cusano Campus. Allo stesso tempo, uno studente del mio corso per seguire una lezione non deve più venire di persona nell’aula in cui mi trovo e può farmi una domanda anche da diecimila km di distanza. L’insegnamento telematico permette allo studente di personalizzare tempi e modi dello studio, ma allo stesso tempo di avere quotidianamente il supporto dell’Università, dei docenti, dei tutor, del personale amministrativo e didattico. 

Di quali temi parlerete alla SEA 2022?

Di aspetti diversi: dal Mito di Theuth, il dio egiziano inventore della scrittura di cui parla Platone nel Fedro, al contratto per via telematica; dal “Progetto Europeo Athena”, fondato sulla telematica, alla protezione dei dati informatici; dalle innovazioni che la telematica ha portato nel diritto del lavoro , alla riqualificazione professionale che si può semplificare attraverso la telematica, come pure del ripopolamento di territori e centri urbani che il lavoro a distanza potrebbe favorire. Sono previste 15 relazioni, nell’arco di 4 giorni, con una significativa presenza di professori dell’Unicusano.

Ma la SEA prevede altre iniziative artistiche, musicali e persino gastronomiche.

Si, secondo un target che ritroviamo in quasi tutte le edizioni della SEA. Per un verso promuovere iniziative che valorizzino Arpino, come nel caso della degustazione dei prodotti di eccellenza del territorio arpinate, ad esempio l’olio e le varie paste all’uovo; per un altro promuovere iniziative culturali legate al tema della SEA, in questo caso la mostra di sculture “Differenti sguardi” di Ale Guzzetti, che riprende la questione delle innovazioni che la telematica porta anche nelle relazioni intersoggettive e nella struttura stessa del soggetto umano. Poi ci sarà un concerto per piano di Francesco Carlesi, accompagnato dalla voce di Antonella Vitale.

Lei sarà uno dei protagonisti, con la relazione d’apertura, ma la sappiamo impegnato in molte altre dimensioni organizzative e scientifiche dell’iniziativa: dalla curatela scientifica a quella degli Atti che saranno editi da Edicusano, dalla supervisione della logistica a quella dei trasporti e dell’accoglienza…

Esiodo scrisse molto tempo fa: “Gli Déi hanno posto il sudore fra gli uomini e le loro realizzazioni”, ma per queste ultime non è bastato il sudore, è stato necessario anche il fondamentale supporto dell’Unicusano.