Il nuovo episodio di House of the Dragon “L’ombra del trono” oseremmo definirlo più interlocutorio rispetto a quanto visto nella premiere senza grandissime rivelazioni, ma ci sono degli aspetti sicuramente interessanti da analizzare con prima di tutti il ritorno della sigla con l’iconico tema di Game of Thrones e una nuova sequenza dedicata alla famiglia Targaryen. Abbiamo compreso che, almeno all’inizio, i draghi non verranno impegnati in delle battaglie ma sono semplicemente la rappresentazione del potere ed utilizzati come “minaccia” di chi osa opporsi al Targaryen di turno. L’investimento di House of The Dragon è stato immenso (200 milioni di euro per la prima stagione) soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali nel realizzarli ed il risultato è sensazionale. La qualità tecnica di House of the Dragon se paragonata ai primi episodi di Game of Thrones qui è nettamente superiore, anche perché qui parliamo di un budget di quattro volte superiore.

House of the Dragon però sarebbe riduttivo definirlo come un prodotto di effetti speciali con i draghi, perché la sua vera forza almeno in queste prime due puntate è stata nella ricchezza dei dialoghi scritti sapientemente da Ryan Condal affiancato da George R.R Martin che vuole prendersi la sua rivincita dopo le critiche per il finale di Game of Thrones. Non sempre le operazioni prequel riescono a suscitare tanto entusiasmo e spesso le referenze alla serie principale esasperate non fanno che creare problemi ed incongruenze a scapito del fanservice, basti pensare al mezzo disastro di Animali Fantastici solo per citare un altro prodotto di Warner Bros. Discovery, ma nel caso di House of The Dragon almeno per ora tutto è curato alla perfezione anche grazie alla intelligenza di HBO.

House of the Dragon, il rapporto tra Rhaenyra e Allicent sempre più centrale

Rhaenyra Targaryen sarà interpretata per i primi cinque episodi di House of The Dragon da Milly Alcock

In questo nuovo episodio di House of the Dragon si da seguito a quanto visto nella premiere con la cacciata di Daemon Targaryen a Roccia del Drago, decisione sofferta ma inevitabile per Re Viserys. Ora l’erede è Rhaenyra, che si ritrova a dover gestire le responsabilità del nuovo ruolo ma anche il lutto per la morte della madre in così giovane età. In tutto ciò il personaggio interpretato, fin qui, da Milly Alcock risulta essere incredibilmente il più maturo e lucido nelle sue decisioni quasi ripercorrendo le scelte della prima Daenerys. Al contrario gli intrighi e giochi di palazzo che si scatenano dietro alle seconde nozze del sovrano rimasto vedovo ci permettono di scoprire meglio alcuni personaggi secondari, su tutti la principessa Rhaenys Targaryen interpretata da Eve Best che ci permette di conoscere pienamente le intenzioni sue e di Lord Colrys Valarion oltre che sottolineare retaggi culturali della società a Westeros. La realtà dei fatti è che House of The Dragon è fino a questo momento un Game of Thrones in cui giocarsi il Trono di Spade è un affare di famiglia, rispetto agli intrighi tra Baratheon, Targaryen e Lannister che avevamo visto nella serie originale. Sarà anche interessante sicuramente scoprire come entreranno in gioco gli Stark nelle prossime puntate. 

Uno dei personaggi più interessanti e mutevoli però è sicuramente Allicent, più sorella che amica di Rhaenyra, anche se la scelta a sorpresa di Re Viserys è destinata a cambiare radicalmente le cose nel loro rapporto e nei delicati equilibri di potere del regno. Il Re Viserys  di Paddy Constantine dal canto suo dimostra tutta la sua inadeguatezza al ruolo di Re sottolineata dal Daemon Targaryen di Matt Smith, con la prima vera decisione da sovrano che si dimostra un terribile boomerang cambiando in modo irrimediabile gli equilibri dello scacchiere nell’imminente guerra. Il suo personaggio, pur con uno screen time davvero ridotto di “L’ombra del trono” riesce a far risplendere quei pochi minuti con un magnetismo che solo i grandi personaggi sanno regalare. È in arrivo un conflitto dove i draghi la faranno da padrone sicuramente per puntate ben più action di quelle a cui abbiamo appena assistito, ma che sono servite per capire come i giochi per il trono c’erano effettivamente anche 200 anni prima di Daenerys e Cersei e che le regole erano più o meno le stesse. 

L’appuntamento con House of The Dragon è per stasera alle 21 per la messa in onda della prima puntata in italiano e lunedì prossimo per il terzo episodio in lingua originale e per il secondo doppiato.