Giuseppe Conte, ospite al programma Zona Bianca, ha commentato così l’ipotesi di rivedere il reddito di cittadinanza: “Con un caro bollette e oltre 700 euro di costi in più andiamo a togliere la protezione sociale? Durante la pandemia c’è stato un assalto ai supermercati. Fui costretto a trovare un meccanismo per distribuire buoni pasto ai più indigenti. Qui si scherza con il fuoco. Lo fanno politici di mestiere che guadagnano 500 euro al giorno e si scatenano contro chi guadagna 500 euro al mese”.

Elezioni 2022, Conte contro il caro bollette: “Tassazione degli extra profitti”

Sulla questione del caro bollette, il leader del M5s ha spiegato:

“Abbiamo varie soluzioni, questa situazione di emergenza l’avevamo prevista. Ma era facile prevederla, non ci hanno ascoltato, il governo non ci ha ascoltato. L’abbiamo prevista sei mesi fa, ci siamo battuti per delle soluzioni, adesso dovremo non solo discuterle ma le dobbiamo applicare al più presto”.

Rincari? Tassare extra profitti. Contro i rincari delle bollette nessuno può avere la bacchetta magica, ma quella della tassazione degli extra profitti delle società del settore energetico che con la crisi hanno guadagnato di più “è una richiesta fatta da noi del M5S tempestivamente. Il problema è recuperare gli extra profitti. Mancano all’appello 9 miliardi. Ho lanciato un messaggio forte al Mef: pubblichiamo i dati e vediamo chi ha pagato e chi no. 

E ha aggiunto:

Il caro bollette che gli italiani devono subire era tutto scritto e noi del M5s lo dicevamo ormai da sei mesi. Prima si interviene in modo tempestivo ed efficace, più risorse si risparmiano, quando si arriva tardi ovviamente il danno è fatto e il rischio è che si ricorra alla moltiplicazione delle risorse.

“Serve variazione di bilancio”

Giuseppe Conte ha affermato:

Dobbiamo intervenire generando una variazione di bilancio ben comunicata e ben costruita: la possiamo reggere, l’abbiamo già dimostrato durante la pandemia.

Conte ha poi parlato del Pd e di strategie elettorali:

Con un Pd che ha come manifesto un’agenda Draghi che lo stesso premier ha dichiarato inesistente non ci sono i presupposti per dialogare con questi vertici del Pd.

Sul governo Draghi

“Mi assumo la responsabilità –di aver incalzato da 6, 7 mesi il governo su quello che era davanti a noi, era visibile, perché lo era agli analisti economici internazionali. Questa spirale recessiva era già visibile in tutta la sua gravità a marzo”. “Ho avuto a palazzo Chigi – ha ricordato Conte – un duro scontro con Draghi, andai a contestare che si dovessero destinare risorse al riarmo. Sembrava che la guerra si potesse fermare solo con grandissimi investimenti militari, cosa assolutamente folle e non praticabile, l’inflazione già galoppava, i soldi ci servivano per prevenire una spirale recessiva, Draghi andò al Quirinale, scrissero che volevo provocare una crisi, già allora chiedevamo di tassare gli extraprofitti. Ho detto che i costi sarebbero raddoppiati, triplicati. Purtroppo è quello che sta succedendo adesso. Non abbiamo avuto risposte, era impossibile condividere una responsabilità comune di governo, il M5s non è interessato a mantenere delle poltrone, situazione era gravissima, sotto gli occhi di tutti”.