Altro terzo posto amaro per la Ferrari in Belgio. La Red Bull è stata inavvicinabile, valorizzando al massimo la sua vettura con un assetto messo a puntino dal Team della scuderia. La Ferrari ha evidenziato ancora una volta, oltre alle carenze lato velocità, anche un eccessivo degrado delle gomme durante la gara.

Lucida l’analisi del Team Principal Mattia Binotto nel post-gara, che dopo aver parlato della scelta di far rientrare Leclerc all’ultimo giro ha parlato a 360 gradi di tutto il weekend.

Binotto ammette la supremazia Red Bull

Bisogna guardare i fatti e ammettere che oggi Red Bull sia stata la più veloce, così come lo era in Ungheria, perché la gara che Max ha fatto a Budapest noi non eravamo in grado di farla. I motivi per cui sono stati più veloci sono più di uno e dovremo analizzarli beni. A Spa vai forte se hai una buona efficienza aerodinamica e se hai un motore che spinge. Su quello ad oggi loro sono superiori a noi. Poi c’è stato di mezzo anche il degrado gomme, che noi abbiamo sofferto di più. L’origine del degrado va analizzata bene e ad oggi non ho una risposta. Nel complesso oggi hanno un pacchetto migliore, forse l’abbiamo visto anche nell’ultima gara. Non bisogna neanche troppo spaventarsi per le differenze a Spa, perché 6 decimi al giro su una pista così lunga altrove sono 3 decimi. A volte si può vedere un gap grande, ma ricordiamoci anche che è un giro molto lungo. È più importante guardare il distacco a fine gara: una trentina di secondi da Max e una decina da Perez. È questo l’elemento più indicativo. Bisogna accettare che hanno fatto un buon lavoro e che son stati bravi, mentre da parte nostra dobbiamo fare meglio”.

Sulla differenza di strategia

“C’è stata una vera differenza tra noi e Red Bull questo week-end. Se guardo indietro, penso che siano stati leggermente più veloci anche in Ungheria, che è un circuito diverso da alto carico. Nel complesso, oggi la Red Bull è una vettura più veloce di quella che abbiamo in termini di efficienza, perché questo è ciò di cui hai bisogno a Spa, sia in termini di aerodinamica che di power unit. Ancor più di questo abbiamo avuto molto degrado gomma che dobbiamo analizzare e in cui loro sono stati più forti. Quello che spero ovviamente è che il gap visto oggi non sarà lo stesso delle prossime gare. Speriamo di essere più vicini nelle prossime gare, anche se credo ancora che abbiano una macchina leggermente più veloce, ma il degrado gomma è stato l’elemento che più ci ha condizionato oggi. Dobbiamo capirlo e provare a sistemarlo il prima possibile, perché sarà importante nelle prossime gare”. In Belgio la squadra del Cavallino ha portato una nuova ala posteriore da basso carico, provata al venerdì pomeriggio ma rigettata in vista di qualifiche e gara proprio per le preoccupazioni sul fronte degrado: “Avevamo anche un’ala più scarica qui a Spa, ma non l’abbiamo utilizzata perché non la ritenevamo la scelta giusta considerato l’alto degrado e le temperature elevate di oggi. Ciò che mi preoccupa oggi è vedere sono stati in grado di usare un’ala da basso carico ed essere comunque veloci nel settore centrale, dove hai bisogno di deportanza, il che ci riconduce all’efficienza. Hanno poco drag e tanto carico in macchina. A Monza sicuramente useremo un’ala diversa, a bassa resistenza, per cui la velocità pura non dovrebbe essere la preoccupazione per le prossime gare, bensì la competitività complessiva della Red Bull”.

Sul divario tra le due vetture

“Monza e Spa sono piste diverse, sebbene siano entrambe di motore. Non penso che oggi il nostro problema sia stato tanto il motore, quanto il degrado gomme. Sono stato anche sorpreso dalla capacità della Red Bull di andar forte nel settore intermedio, dove in genere serve carico, pur avendo un’ala così scarica. A Monza arriveremo con un’ala diversa da quella di Spa, quindi la velocità pura dei rettilinei non sarà un problema, semmai la nostra capacità di andar forte nelle curve, ma da qui a Monza avremo modo di lavorarci, soprattutto sul degrado gomme”. Mattia Binotto tuttavia rimane cauto nel fare previsioni in vista dei prossimi appuntamenti: “Ogni gara è a sé e ogni volta c’è la possibilità di analizzare quanto è andato bene e quanto è andato male da parte nostra. Cercheremo di arrivare alla prossima gara in Olanda su una pista completamente diversa che, come caratteristiche, potrebbe sposarsi meglio con le nostre. Cercheremo di arrivarci preparati e di sfruttare il meglio del nostro potenziale. Ci misureremo rispetto a loro in condizioni diverse. Quello che abbiamo visto a Spa è indicativo e importante, ma non si può trarre una conclusione per le prossime otto gare, perché da un lato ci saremo noi che cercheremo di far meglio e dall’altro le piste che saranno diverse. Oggi sicuramente il merito è loro per avere sfruttato al meglio la loro vettura”.