L’Ue è pronta ad adottare una nuova misura contro la Russia: già dalla prossima settimana, infatti, potrebbe entrare in vigore lo stop per i visti turistici provenienti da Mosca. Lo rivela il Financial Time e la manovra servirebbe per arginare l’alto numero di permessi di viaggio rilasciati dopo che alcuni Stati membri dell’est hanno minacciato di chiudere unilateralmente i loro confini ai turisti russi.

Ue e lo stop dei visti turistici dalla Russia: “Dobbiamo inviare un segnale alla popolazione russa che questa guerra non è accettabile”

Paesi come Repubblica Ceca e Polonia hanno smesso di rilasciare visti ai turisti russi dopo che Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina: da quel momento questi due Stati e altri hanno fatto pressione all’Unione europea per emanare un divieto completo. Ora potrebbe diventare realtà, con l’Ue che già dalla settimana prossima potrebbe dare l’ok per lo stop dei visti turistici dalla Russia. Un atto che serve a dare un segnale alla popolazione russa, come spiega un portavoce Ue al Financial Time:

“Non è appropriato che turisti russi possano passeggiare nelle nostre città, nei nostri porti turistici. Dobbiamo inviare un segnale alla popolazione russa che questa guerra non va bene, non è accettabile”

Un primo passo era stato fatto a febbraio dopo che erano state sospese parti dell’accordo del 2007 sulla libera circolazione di funzionari governativi e uomini d’affari: dalla prossima settimana ora queste limitazioni e divieti si potranno estendere anche ai turisti.

Guerra Russia-Ucraina, Medvedev: “Entro fine 2022 gas a 5mila euro per mille metri cubi”

Mentre l’Ue valuta attentamente lo stop dei visti turistici dalla Russia, l’attuale vice Presidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev prende di mira l’Europa e lo fa parlando del prezzo del gas. Tramite il suo canale Telegram l’ex presidente russo afferma:

“Ai capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea, in relazione all’aumento dei prezzi del gas a 3.500 euro per mille metri cubi, sono costretto a rivedere al rialzo le previsioni sui prezzi a 5mila euro entro la fine del 2022. Caldi saluti”

Continuano intanto i bombardamenti dei russi contro molte città ucraine: nell’est del Paese le forze di Mosca e separatiste cercano continuamente di prendere il controllo di diverse zone, con i missili russi che hanno colpito le città grandi e strategicamente significative di Kramatorsk e Slovyansk, ma fortunatamente non sono state segnalate vittime, come riferisce il governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko.

Kiev: “Russi lascino la centrale”

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, su Twitter, nel frattempo ha parlato della situazione a Zaporizhzia in questa maniera:

Per decenni la sicurezza nucleare è rimasta la priorità assoluta dell’Ucraina, soprattutto in considerazione del nostro passato tragico. Gli invasori russi hanno trasformato la centrale nucleare di Zaporizhzia in una base militare, mettendo a rischio l’intero continente. I militari russi devono lasciare l’area dell’impianto.

Parole che fanno seguito a nuovi bombardamenti vicino alla centrale denunciati dall’Aiea sul suo profilo Twitter:

Ci sono stati bombardamenti nell’area di Zaporizhzhia giovedì, venerdì e sabato, ma le informazioni sulla natura del danneggiamento sono incomplete. I bombardamenti hanno colpito i cosiddetti edifici speciali dell’impianto, situati a circa cento metri dal reattore. Ci sono stati danni anche ad alcune condutture dell’acqua, ora riparate