Gli alunni positivi al Covid-19 non potranno seguire le lezioni di scuola in Dad, è quanto dice la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità e che ora cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022.

L’emergenza sanitaria di Covid è terminata e con essa anche le lezioni di scuola in Dad. Il chiarimento, ulteriore, è arrivato oggi, 28 Agosto, da parte del ministero dell’Istruzione, che ha emanato una nota aggiornata, dove spiega le nuove regole per gli alunni che risulteranno positivi al tampone Covid durante questo anno scolastico.

Da quanto emerso nel chiarimento di oggi, gli alunni positivi, quindi, non potranno più seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata. “La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2 che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022”, ha spiegato il ministero dell’Istruzione.

Al momento, infatti, le misure precauzionali per le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono quelle di essere sottoposte alla misura dell’isolamento. Per il rientro a scuola, sarà dunque, necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, anche in centri privati a ciò abilitati al termine dell’isolamento.

Inoltre, in continuità con gli anni precedenti, si conferma l’attivazione del sistema di monitoraggio per valutare gli impatti che la diffusione del virus ha su tutti i gradi del sistema educativo di istruzione e di formazione e viene specificato, in una successiva nota, che verranno fornite alle Istituzioni scolastiche le istruzioni operative per la compilazione della rilevazione che verrà resa disponibile prima dell’inizio delle lezioni.

Dad Covid scuola: dal 1° Settembre non sarà più in vigore la normativa speciale

A partire dal 1° Settembre 2022 per il contesto scolastico non sono più previste norme speciali connesse al virus SARS-CoV-2. Alla luce, pertanto, dell’evoluzione della situazione epidemiologica e dell’aggiornamento del quadro normativo occorre procedere ad una verifica che consenta di valutare un’eventuale modifica della organizzazione del lavoro significativa ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori. In tal caso, il Dirigente scolastico integrerà il Documento di valutazione dei rischi a quello dei rischi da interferenza, in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Un altro elemento che cambierà da quest’anno è che per accedere ai locali scolastici non saranno più previsti controlli sullo stato di salute con la misurazione della temperatura corporea. Ma, se durante la permanenza a scuola, il personale scolastico o il bambino/alunno dovesse presentare dei sintomi indicativi di infezione da SARS-CoV-2, questo verrà subito ospitato nella stanza dedicata o nell’area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso dei minori, verranno avvisati i genitori. Una volta uscito dall’istituto il soggetto interessato raggiungerà la propria abitazione e seguirà le indicazioni del medico di base o del pediatra, opportunamente informato.

A titolo esemplificativo, rientrano tra la sintomatologia compatibile con COVID 19 sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito, diarrea, perdita del gusto, perdita dell’olfatto e cefalea intensa.

Nuove regole per gli alunni più “fragili”

Il dirigente scolastico sarà incaricato anche di monitorare la qualità dell’aria e gli standard minimi. Come previsto, infatti, dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 Luglio 2022, “il dirigente scolastico richiede alle Autorità competenti (Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA) di effettuare le attività preliminari di monitoraggio della qualità dell’aria e di individuazione delle soluzioni più efficaci da adottare in conformità con le presenti linee guida”.

Sulla base degli esiti della predetta attività il dirigente scolastico richiederà all’ente proprietario dell’edificio di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Per quanto riguarda gli alunni o i bambini che a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse, i genitori, dovranno comunicare all’Istituzione scolastica tale condizione in forma scritta e documentata precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola.

A seguito della segnalazione ricevuta, l’Istituzione scolastica valuterà la specifica situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra o medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza.