Alcuni militanti appartenenti all’ala più oltranzista del movimento No Tav che si oppone alla nuova ferrovia Torino-Lione ha attaccato il cancello del cantiere di San Didero, in Val di Susa per circa un’ora. Pietre contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e idranti.
Tensioni nella nottata a San Didero in provincia di Torino nella Val di Susa dove un centinaio di attivisti No Tav hanno preso d’assalto il cantiere dove dovrebbe sorgere il nuovo autoporto. L’azione di protesta è stata documentata sui social con dei video dove si vede che i manifestanti avevano tutti il volto coperto per non farsi riconoscere. La Digos di Torino, nel frattempo sta visionando i video della sorveglianza per cercare di individuare i responsabili dell’attacco.
I manifestanti, come viene testimoniato dalle foto e dai video che sono stati condivisi sulla pagina facebook Notavinfo, hanno tentato di strappare parti del filo spinato che delimitano il cantiere. Dopo l’arrivo della polizia sarebbero anche state lanciate pietre contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e idranti.
Il gruppo consiliare Progetto Adesso Avigliana, comune vicino al luogo degli scontri esprime solidarietà alle Forze dell’Ordine e condanna ogni protesta violenta.
In un comunicato ufficiale fanno sapere che:
“Periodicamente, la nostra Valle diventa il palcoscenico di proteste contro la linea ad alta velocità che degenerano in gesti di violenza nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Abbiamo atteso qualche giorno, nella speranza che il sindaco di Avigliana prendesse una posizione chiara, anche come vicepresidente dell’Unione Montana, rispetto agli inaccettabili fatti intercorsi negli ultimi giorni. Ancora una volta non è giunta una chiara dissociazione della frange violente del movimento No Tav che si sono rese protagoniste dell’assalto del cantiere di San Didero e degli scontri con le forze dell’Ordine. Un silenzio che non possiamo che denunciare come molto grave, perché rende di fatto la Città e gli aviglianesi privi di una voce che ne trasmetta il sentimento di condanna di simili comportamenti”.
Così i consiglieri di opposizione del gruppo Progetto Adesso Avigliana censurano la mancata presa di posizione del primo cittadino Andrea Archinà.
No Tav Val di Susa: le reazioni
Mino Giachino, leader di “SìTav”, ha sollecitato i partiti a essere chiari: “Non parlare della Tav in campagna elettorale è un errore grave. Crescita economica e lavoro non cadono dal cielo, ma dagli investimenti strategici come la Tav. I partiti e i candidati siano chiari contro le violenze dei No Tav. La Tav vuol dire lavoro, futuro, crescita economica e diminuzione del debito pubblico, oltre a diminuire inquinamento e traffico stradale”.
“Tutti i partiti prendano le distanze dall’estremismo No Tav perché gli incappucciati si alimentano delle ambiguità di cui troppo spesso si è resa colpevole la politica, anche con ruoli di Governo della città metropolitana e della nazione, in questi anni”, ha detto la deputata torinese di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli che continua:
“Quello a cui assistiamo non è dissenso ma sovversione. Le forze dell’ordine impegnate in Val di Susa, a cui va la nostra vicinanza, devono essere sostenute. Non bastano le pacche sulle spalle ma i fatti, più uomini, più dotazioni, avanti con l’opera e nessuno spazio a chi usa quel territorio per giocare alla guerriglia sulla pelle dei piemontesi e degli italiani”.
“Mai come in questo momento è necessario lo sforzo di tutti i soggetti protagonisti, istituzioni, sindacati, imprese, per dare il massimo sostegno all’opera, di fondamentale importanza non solo per il territorio, ma per l’intera economia nazionale e per garantire la sicurezza delle forze dell’ordine e dei lavoratori impegnati nei cantieri”, ha dichiarato Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca-Cisl e reggente della Filca di Torino. “A fronte di questo ennesimo, preoccupante episodio chiediamo un incontro urgente alle istituzioni, ai partiti politici e ai candidati alle elezioni politiche in questo territorio, perché vengano poste tutte le condizioni per un lavoro in sicurezza e si ponga fine una volta per tutte alla violenza, alle intimidazioni, ai ricatti”, conclude De Luca.
I fatti del 30 Luglio
Il cantiere dell’autoporto era stato già teatro di disordini il 30 Luglio scorso, quando erano rimasti feriti una decina di poliziotti. In questi giorni in Val di Susa si sta svolgendo a Venaus il campeggio studentesco No Tav, allestito dal collettivo degli studenti medi ‘Ksa’, considerato emanazione del centro sociale torinese Askatasuna. Il campeggio terminerà questo pomeriggio con un’assemblea.