Enrico Letta ha concesso un’intervista ad Avvenire mentre sui propri profili social è stato protagonista di uno scambio acceso con Giuseppe Conte sul dossier energia, tema bollente alle prossime elezioni.

Elezioni, Letta pronto a immaginare un turismo 2.0

A meno di un mese dalle elezioni la campagna elettorale prosegue senza esclusione di colpi: Enrico Letta si dice convinto di poter recuperare il deficit rispetto alla coalizione di centrodestra. Da Cesenatico il leader del Pd ha correlato la questione dell’emergenza energetica al definitivo rilancio del turismo post-pandemia:

Rilanciamo il turismo, grande valore aggiunto per il nostro Paese: proponiamo un fondo di garanzia per riqualificare gli alberghi e percorsi di formazione. Tanti posti di lavoro in più che si possono creare, servono scelte giuste per un’offerta turistica più sostenibile, più attraente

Ma tutto questo non funzionerà se non si affronta la questione del caro energia. Il Governo intervenga subito: tetto alle bollette e raddoppio credito d’imposta per le imprese in questo momento drammatico di costi dell’energia

Enrico Letta da Cesenatico

Dalle colonne di Avvenire, il parlamentare pisano elogia la forza del Partito Democratico:

Solo il Pd può battere Giorgia Meloni ed evitare che la destra ci mandi in bancarotta. Se dovessero vincere FdI, Lega e Forza Italia si arresterebbe ogni possibilità di progresso, pertanto è importante che gli elettori capiscano che questa pessima legge elettorale ha una parte maggioritaria che rende impossibile il pareggio tra le coalizioni: o vince la destra o vinciamo noi

Chi vota altre liste avvantaggia oggettivamente Giorgia Meloni, è bene chiarirlo una volta per tutte perché la polarizzazione è testimoniata dai fatti. Più di un terzo di collegi sono uninominali, per cui viene eletto solo chi arriva primo: o noi, o la destra

Draghi è stato sin troppo ottimista quando ha detto che qualsiasi governo ce la farà. All’estero guardano con preoccupazione, memori di ciò che accadde nel 2011 quando il governo Berlusconi (di cui Meloni era ministro) fu costretto a dimettersi perché il Paese era sull’orlo della bancarotta. Dieci anni dopo l’Italia si è rialzata ed è risanata, ed ecco che loro si ripresentano per tentare di affondare nuovamente la barca

Enrico Letta ad Avvenire