Al via oggi in Vaticano il Concistoro universale, un importante fine settimana che durerà fino a Martedì. Papa Francesco ha convocato a San Pietro i cardinali dei 5 continenti per assegnare 20 nuove porpore e decidere le date di due canonizzazioni per 2 nuovi beati.

Inizia oggi il Concistoro universale del Vaticano che durerà fino a Martedì e che da molti è visto come una sorta di pre-Conclave con i massimi esponenti della Chiesa cattolica chiamati a scegliere la strada del futuro indicata da Bergoglio, nel solco del cammino sinodale, caro al pontefice.

La cerimonia religiosa comincerà nel pomeriggio, sono previste anche le cosiddette “visite di calore” in cui i nuovi porporati incontreranno i fedeli di Roma e dei paesi di loro provenienza. 

Il concistoro si svolge all’interno della riforma della curia, entrata in vigore da Marzo ma ancora in parte da implementare. Perciò, queste nomine sono particolarmente importanti, alcune da confermare mentre per altre è attesa la decisione espressa del pontefice.

Sono venti i nuovi cardinali che Francesco chiamerà per guidare le diocesi del mondo. Tra loro ci sono sedici elettori, cioè coloro che hanno meno di ottanta anni e potranno votare al prossimo Conclave. Inizialmente erano 21, ma uno di loro, mons. Lucas van Looy ha rinunciato in anticipo alla porpora per polemiche legate alla gestione del problema pedofilia. 

Nella strada tracciata dal papa emerge ancora una volta l’elemento della internazionalità, con una speciale attenzione al Sud del mondo, e il superamento delle sedi un tempo considerate tradizionalmente “cardinalizie” con una predilezione per le periferie, ovvero i territori di confine che storicamente non hanno mai avuto un cardinale.

Concistoro Vaticano: la lista dei nuovi cardinali

La lista vede provenienze dall’Europa, dall’Asia, dall’Africa, dal Nord America e dall’America centrale e latina. In questo contesto saranno rappresentati quattro nuovi Paesi, la Mongolia, il Paraguay, Singapore e Timor Est.  Nel collegio cardinalizio inoltre ci saranno 3 nuove famiglie religiose: gli eudisti, l’Istituto Missioni Consolata e i legionari di Cristo.  

Tra i nomi dei nuovi cardinali abbiamo Arthur Roche, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, Lazzaro You Heung-sik, prefetto della Congregazione del Clero, Fernando Vérgez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Governatorato, Jean-Marc Avelin, arcivescovo di Marsiglia, Peter Ebere Okpaleke, vescovo di Ekwulobia in Nigeria, Leonardo Steiner, arcivescovo di Manhaus in Brasile, Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão, arcivescovo di Goa e Damao e Anthony Poola, arcivescovo di Hyderabad entrambi in India, Robert W. McElroy, vescovo di San Diego in Usa, Virgílio do Carmo da Silva arcivescovo di Timor orientale, Paulo César Costa, arcivescovo di Brasilia, Richard Kuuia Baawobr, arcivescovo di Wa in Ghana, William Seng Chye Goh arcivescovo di Singapore e Adalberto Martínez Flores arcivescovo di Asuncion in Paraguay.

Nella lista dei venti nuovi cardinali ci sono anche quelli di origine italiana come Oscar Cantoni, vescovo di Como e Giorgio Marengo, missionario della Consolata e prefetto apostolico di Ulan Bator, capitale della Mongolia. Quest’ultimo, con i suoi 48 anni, è il più giovane membro del Collegio cardinalizio.

Gli ultraottantenni invece, che Papa Francesco eleva alla porpora sono: Jorge Enrique Jiménez Carvajal, arcivescovo emerito di Cartagena in Colombia, Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari, padre Gianfranco Ghirlanda canonista e già rettore della Pontificia Università Gregoriana e monsignor Fortunato Frezza canonico di San Pietro.

Chi sono i beati in attesa di canonizzazione

Al rito di creazione di oggi seguirà il Concistoro ordinario pubblico, sempre in Vaticano, per il voto di canonizzazione dei beati Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, più noti come scalabriniani e Artemide Zatti, laico professo dei salesiani.

Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, leggerà la Peroratio e presenterà brevemente le biografie dei Beati. Il Papa esprimerà quindi la valutazione dei voti e indirà il giorno delle canonizzazioni. Al termine, uscirà dalla Basilica dalla Porta della preghiera con i nuovi cardinali, per recarsi probabilmente, come avvenuto ogni anno fino ad ora al Monastero Mater Ecclesiae nei Giardini Vaticani per far visita e salutare il Papa Emerito Benedetto XVI.

I cardinali attenderanno, nel frattempo, che Francesco si rechi domani all’Aquila per un altro importante appuntamento, l’apertura della Porta Santa della perdonanza celestiniana. Lunedì tornerà da loro a Roma per indicare il lavoro dei nuovi “pastori” nel mondo.

Da oggi, quindi il Collegio cardinalizio risulterà costituito da 226 cardinali, di cui 132 elettori e 94 non elettori. Secondo il pontificato di creazione, sarà costituito da 52 cardinali creati da Giovanni Paolo II di cui 11 elettori, 64 creati da Benedetto XVI di cui 38 elettori, 112 creati da Francesco di cui 83 elettori.

Da un punto di vista geografico saranno distribuiti in tal modo: 106 in Europa, di cui 54 elettori; 60 nelle Americhe, di cui 38 elettori; 30 in Asia, di cui 20 elettori; 27 in Africa, di cui 17 elettori; 5 cardinali in Oceania, di cui 3 elettori.