Fino al 2 ottobre a Roma la mostra a fumetti su Pasolini “Cuore cosciente”. Ospitata a Palazzo Merulana, la mostra è una straordinaria antologica che, attraverso il linguaggio della Nona Arte, ripercorre la vita e le opere del grande poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore, pittore, romanziere e drammaturgo italiano, in occasione del centenario della sua nascita.
“Cuore cosciente”, la mostra a fumetti su Pasolini
La mostra a fumetti su Pasolini, a cura di Stefano Piccoli, prodotta da ARF! Festival, in collaborazione con Coopculture, con il sostegno di Regione Lazio, Progetto ABC, ATCL, La Città Incantata, raccoglie più di 80 opere di alcune delle più prestigiose firme del fumetto italiano. Tra queste ci sono anche le matite di Davide Toffolo, Giuseppe Palumbo, Gianluca Maconi ed Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini, autori di Pasolini, Pasolini 1964, Il delitto Pasolini e Diario segreto di Pasolini. I 4 graphic novel, usciti in questi ultimi 10 anni, raccontano il protagonista sotto diverse chiavi di lettura: tenere o crude, oniriche o esplicite, furiose o spirituali, comunque sempre emozionanti.
In mostra anche alcune storie brevi di Massimo Giacon e Danilo Maramotti e una serie di illustrazioni e ritratti ad opera di Milo Manara, Andrea Serio, Francesco Ripoli, Leila Mazzocchi e Alice Iuri. La cura dei testi di tutta la mostra è invece affidata alla penna della stessa Elettra Stamboulis.
A compendio della mostra a fumetti su Pasolini non mancherà una rassegna di appuntamenti settimanali – ogni giovedì pomeriggio a Palazzo Merulana – con una selezione degli autori in mostra, che incontreranno il pubblico in presenza.
“Ma io, con il cuore cosciente di chi soltanto nella storia ha vita, potrò mai più con pura passione operare, se so che la nostra storia è finita?”, è il verso di Pier Paolo Pasolini tratto da “Me ne vado, ti lascio nella sera” (1957), a cui si ispira il titolo della mostra.
Pier Paolo Pasolini
Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano, Pier Paolo Pasolini è considerato tra i maggiori intellettuali italiani del novecento; culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.
Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società consumistica. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.