La HBO ha raccolto i dati da record della il premiere e House of the Dragon è già stato rinnovato ufficialmente per la seconda stagione. L’annuncio è stato dato via social scatenando le reazioni di giubilo dei fan. In un periodo storico in cui i competitor come Netflix stanno ancora valutando dopo settimane dall’uscita se rinnovare o meno la loro serie più vista, The Sandman, la società del gruppo Warner Bros Discovery dimostra di avere le idee piuttosto chiare. House of the Dragon rappresenta soltanto il primo dei vari spin-off di Game of Thrones entrati in pre produzione, ma avendo fatto centro non c’è bisogno di prendere ulteriori rischi.
Il pubblico ha dimostrato di essere ancora fedele al mondo di Westeros, nonostante il finale contestatissimo di Game of Thrones. L’amore per il mondo di George R.R Martin ha anche superato la rabbia per la “scrittura lenta” da parte dell’autore dato che di The Winds of Winter, terz’ultimo capitolo della saga letteraria primaria de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non c’è ancora traccia. House of the Dragon però si basa su un percorso di cui conosciamo il finale, il racconto della disputa tra i vari Targaryen per la l’eredità del Trono di Spade e la loro cattura. La guerra civile raccontata in “Fuoco e Sangue” altro non è che la trasposizione in salsa fantasy de La guerra delle due rose. Gli ingredienti per il successo c’erano tutti e quindi il rinnovo della serie tv era scontato.
Il pubblico in questo caso è conscio che per House of the Dragon la situazione sarà completamente opposta rispetto a quanto è accaduto in Game of Thrones. Gli showrunner David Benioff e Dan Weiss si sono ritrovati nelle stagioni finali senza il materiale scritto da George R.R Martin, fallendo completamente con il loro team la sceneggiatura che ha portato alla conclusione. Nella nuova serie, di cui si vocifera che HBO abbia ordinato ben 4 stagioni, abbiamo però un analogo problema perché come gli esperti sanno Fuoco e Sangue è solamente il primo volume storiografico sulla famiglia Targaryen e non sappiamo ancora quando uscirà la seconda parte conclusiva. Gli sceneggiatori, supportati però in questo caso dallo scrittore che si era allontanato dalla serie originale dopo la quarta stagione, avranno la possibilità di attingere a piene mani dal primo romanzo per le prime stagioni ampliando tutti gli aspetti che vorranno. Certo anche qui il rischio che la serie con il tempo esaurisca il materiale letterario fallendo poi la costruzione del percorso drammaturgico verso la conclusione c’è.
House of The Dragon, Martin si deve sbrigare a pubblicare il secondo volume di Fuoco e Sangue
Fuoco e Sangue dunque è un primo volume storiografico a cui dovrà seguire un sequel, anche se tutti sappiamo come si concluderà la vicenda anche stavolta qualora l’autore si dimostrerà troppo lento nel realizzare il nuovo libro rischiamo serialmente che la serie nella sua ultima stagione superi il testo. Resta comunque un fatto unico che per trasporre due libri la HBO abbia concesso ben quattro stagioni da 10 episodi. Stavolta George R.R Martin ha la responsabilità di non ripetere gli errori del passato, il suo pubblico non la ha giudicato colpevole della fallimentare deriva di Game of Thrones nel finale ma far accadere la stessa cosa per House of the Dragon in un rinnovato fallimento sarebbe un delitto imperdonabile.