Ad agosto l’Istat ha stimato un un incremento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 94,8 a 98,3), che torna a salire dopo due mesi consecutivi di calo e si colloca sullo stesso livello dello scorso giugno. Invece, l‘indice di fiducia delle imprese diminuisce da 110,7 a 109,4, scendendo per il secondo mese consecutivo.
Istat, la fiducia dei consumatori è in aumento
Nel dettaglio delle componenti dell’indice di fiducia dei consumatori, l’Istat rileva un aumento di tutte le variabili ad eccezione dei giudizi sulla situazione economica familiare e di quelli relativi alla possibilità di risparmiare in futuro che rimangono stabili rispetto al mese scorso.
Coerentemente, anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano un’evoluzione positiva: il clima economico, corrente e futuro registrano gli incrementi più marcati passando, rispettivamente, da 84,9 a 92,9, da 96,1 a 99,7 e da 92,9 a 96,4; il clima personale sale in misura più contenuta (da 98,1 a 100,2).
Cala la fiducia delle imprese
Per le imprese, la fiducia è in peggioramento nell’industria (l’indice è in calo sia nel manifatturiero sia nelle costruzioni, rispettivamente da 106,4 a 104,3 e da 164,4 a 155,8) e nei servizi di mercato (da 103,9 a 103,3) mentre migliora decisamente nel commercio al dettaglio (da 108,5 a 113,5).
Associazioni: “Aumento della fiducia dei consumatori dovuto alle ferie”
Le associazioni temono che sia un fuoco di paglia:
Le ferie estive e le partenze degli italiani per i luoghi di villeggiatura hanno avuto un impatto positivo sul clima di fiducia delle famiglie, ma si tratta di un fuoco di paglia destinato a spegnersi velocemente
sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Al ritorno dalle vacanze gli italiani dovranno fare i conti con i rialzi dei prezzi al dettaglio, col caro-scuola e con gli abnormi aumenti dell’energia che faranno scattare ad ottobre nuovi aumenti delle bollette di luce e gas. Un quadro che inciderà sulle aspettative e sulla fiducia di famiglie e imprese, destinati ad un sensibile peggioramento nei mesi autunnali.
Conclude Rienzi. Anche per l’Unc è solo un “rimbalzo tecnico dopo il crollo che si era registrato a luglio per via dell’effetto Draghi e della caduta del suo Governo. Insomma, un miraggio destinato presto a svanire”.