Inondazione in Pakistan, colpite 33 milioni di persone e danneggiate 170mila case. Il bilancio è di più di 900 vittime da inizio Giugno, villaggi cancellati e strade e ponti distrutti. Tutta l’Asia meridionale si trova a fare i conti con il suo ottavo ciclo monsonico.

Una violenta inondazione causata dalle piogge monsoniche si sta abbattendo sul Pakistan e in poche ore ha costretto i residenti di Fazilpur, nella provincia pakistana del Punjab, a evacuare le proprie abitazioni, trasportare i propri averi dalle loro case sommerse e a cercare riparo in luoghi più sicuri.

La stagione dei Monsoni, infatti, continua a mietere vittime in Pakistan, colpito dal peggior disastro naturale degli ultimi dieci anni. Lo afferma il ministro dei cambiamenti climatici pakistano, Sherry Rehman, che precisa che almeno 33 milioni di persone sono state colpite da inondazioni e allagamenti.

Si aggrava anche la conta delle vittime, infatti da metà Giugno più di 900 persone sono morte a causa di forti piogge e inondazioni in tutto il paese dell’Asia meridionale, interessato dal suo ottavo ciclo di monsone, a fronte di una media di tre o quattro cicli.

Particolarmente colpito è il Sud del Paese dove gli apporti pluviometrici, già normalmente abbondanti in questo periodo dell’anno, superano di almeno 4 volte i quantitativi medi con conseguenze apocalittiche. Interi villaggi sono stati cancellati con strade e ponti distrutti, si contano dozzine di vittime al giorno.

L’esercito pakistano e le Autorità locali stanno mettendo sul campo tutte le risorse disponibili al fine di portare assistenza agli sfollati.

La provincia meridionale del Sindh, gravemente colpita dalle inondazioni, ha chiesto 1 milione di tende, mentre la vicina provincia del Belucistan ha richiesto 100.000 tende per tutti gli sfollati che hanno perso la casa.

Inondazione Pakistan: danneggiati 3.000 chilometri di strada

Secondo la National Disaster Management Authority (NDMA), nelle ultime 24 ore, 150 chilometri di strade sono state danneggiate in tutto il Paese e più di 82.000 case risultano parzialmente o completamente danneggiate.

Da metà Giugno, quando è iniziato il monsone, più di 3.000 chilometri di strada, 130 ponti e 495.000 case sono stati danneggiati, secondo l’ultimo rapporto sulla situazione dell’NDMA, cifre che fanno eco anche nel rapporto dell’OHCA.

La stessa OCHA, ha avvertito che sono stati emessi avvisi per inondazioni, straripamenti e smottamenti in diverse aree del Pakistan e che forti piogge proseguiranno anche per i prossimi giorni. Questo andrebbe ad aggravare una situazione già drammatica, soprattutto in Sindh che ha già ricevuto il 784% in più di precipitazioni per questa porzione di Agosto rispetto agli anni scorsi e per la provincia del Belucistan che ne ha ricevuto quasi il 500% in più.

Il governo pachistano ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per le inondazioni che hanno causato finora la morte di 937 persone, tra cui 343 bambini e lasciato almeno 30 milioni senza casa. Il ministro del cambiamento climatico del Paese ha lanciato un appello internazionale di aiuto per affrontare le inondazioni che da Giugno hanno ucciso centinaia di persone e stanno mettendo in ginocchio il Paese.

Crolla un ponte a causa delle piogge

Piogge torrenziali e conseguenti inondazioni hanno avuto pesanti ripercussioni anche sul servizio ferroviario nelle province di Balochistan, Sindh e Punjab. L’amministratore delegato delle Ferrovie pakistane, Farrukh Taimur Ghilzai, ha dichiarato: “I nostri binari, i terrapieni e i cantieri in diversi punti sono stati gravemente colpiti dalle inondazioni“.

Proprio a causa dell’inondazione è crollato un ponte ferroviario di costruzione britannica nella provincia sudoccidentale del Balochistan, in Pakistan, causando l’interruzione del traffico sulla linea.

Il ponte, costruito nel 1880, è stato travolto da un fiume in piena ed è crollato nel distretto di Bolan in Balochistan, determinando la sospensione del servizio ferroviario nella provincia. In una nota delle Ferrovie pakistane, in cui si evidenzia che il ponte sarà ricostruito in tempi brevi, si legge: “Il servizio ferroviario è stato sospeso e potrà essere ripristinato solo dopo la ricostruzione del ponte“.