L’attore Shia LaBeouf ha ammesso durante un’intervista di aver contemplato l’idea del suicidio dopo il tracollo della sua carriera.
Shia LaBeouf e l’idea del suicidio: “Non volevo più vivere”
Sono dichiarazioni decisamente a cuore aperto quelle rilasciate dall’attore Shia LaBeouf durante un’intervista al Bishop Barron Presents tenuto dal vescovo Robert Barron sul suo canale YouTube.
L’attore ha confessato di aver seriamente pensato al suicidio negli ultimi tempi, segnati per lui da una serie di gravi problemi professionali e personali. Prima le accuse di abusi e violenze da parte della sua ex fidanzata, Tahliah Debrett Barnett, poi l’allontanamento dal set del film Don’t Worry Darling, deciso dalla regista Olivia Wilde a causa di un modo di lavorare basato su un’energia “troppo combattiva” che, secondo la regista, non porterebbe a performance attoriali eccellenti. “Il mio mondo era andato in pezzi” ha raccontato l’attore nell’intervista, parlando dell’isolamento in cui era stato relegato dall’industria e dalle persone a lui più vicine.
“Nessuno voleva avere a che fare con me, non parlavo nemmeno con mia madre. Il mio manager non mi chiamava e stessa cosa il mio agente. Ero completamente tagliato fuori dal mondo del cinema ed è allora che ho iniziato seriamente a pensare al suicidio. Avevo una pistola sul tavolo. Ero pronto a farlo. A quel tempo non volevo più vivere. Provavo una vergogna che non avevo mai sentito prima, quel tipo di vergogna che ti fa dimenticare anche come si respira. Non sapevo cosa fare o dove andare”.
Il Cattolicesimo e Padre Pio
A salvare LaBeouf dal baratro in cui era precipitata la sua vita è stato l’incontro con il Cattolicesimo, favorito dalla preparazione per il ruolo di Padre Pio nel film diretto da Abel Ferrara.
L’attore ha raccontato di aver conosciuto il regista in un programma spirituale online cui entrambi partecipavano e che proprio in quell’occasione il regista gli ha menzionato il suo progetto di un biopic dedicato al santo di Pietralcina. Lo stesso Ferrara ha confermato di aver scelto LaBeouf per il ruolo in virtù delle similitudini e il legame che lui vedeva nel percorso compiuto dall’attore e quello del santo.
L’attore ha, infine, sottolineato come questo suo percorso gli abbia consentito di lasciarsi alle spalle quello che lui definisce “il vecchio me stesso”, e di guardare in modo completamente diverso alla sua ex fidanzata, dalle cui accuse di molestie era iniziato il periodo nero della sua vita.
“Prima volevo giustificarmi, andare su Twitter e scrivere per provare a spiegare la mia versione dei fatti. Ora, invece, mi rendo conto che la donna che mi ha accusato di tutto questo mi ha salvato la vita. Lei è stata come una santa nella mia vita, e l’ha davvero salvata”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, su Radio Cusano Campus.