Siamo arrivati al 184esimo giorno di guerra Russia-Ucraina. Nelle ultime ore la tensione intorno ai due paesi è cresciuta in maniera importante dopo le ultime vicende legate al pericoloso e momentaneo distacco della rete elettrica alla centrale Zaporizhzhia. Nella notte è scoppiato un vasto incendio nei boschi intorno alla stessa centrale nucleare. Un’azione da monitorare con attenzione da parte della comunità internazionale che ha espresso tutta la sua contrarietà rispetto ad operazioni militari russe nel luogo.
Guerra Russia-Ucraina, le notizie del 184° giorno
Andiamo a vedere quali sono le notizie più importanti della notte:
Pericoloso incendio nei boschi intorno alla centrale di Zaporizhzhia
Come detto poco sopra, intorno alla centrale si è sprigionato un incendio. Secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass, citando le autorità locali, diverse cortine di fumo sono state notate nei boschi della regione di Zaporizhzhia. A confermare quanto successo anche Vladimir Rogov, componente del consiglio dell’amministrazione militare-civile:
Boschi in fiamme nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Ieri, lo stesso Rogov, aveva spiegato l’interruzione elettrica nella centrale con queste parole:
Energodar, Melitopol e Kherson sono rimaste senza corrente per diverse ore e questo a causa dell’interruzione della fornitura dalla centrale di Zaporizhzhia per le provocazioni dei militanti di Zelensky. Il distacco è stato provocato da un incendio e da un corto circuito alle linee elettriche.
Guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Russia come il Titanic, non rimarranno a galla”
Nel suo consueto video-messaggio notturno, Zelensky ha quindi rivolto nuove parole alla Russia, paragonandola al Titanic:
Per ogni bombardamento, ci sarà una risposta agli occupanti. La Russia ha causato molti problemi, crisi e disastri al nostro Paese, all’Europa e al mondo. Ma il disastro più grande lo vivrà comunque lui stesso, lo stato terrorista. Questo Titanic è arrivato al suo iceberg il 24 febbraio e, per quanto tentino di rimanere a galla, non ci riusciranno.
Poi, sulla questione intorno a Zaporizhzhia:
La Russia ha portato l’Ucraina e tutti gli europei in una situazione a un passo da un disastro radioattivo. Per la prima volta nella storia si è fermata la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Voglio rrassicurare tutti gli ucraini: stiamo facendo di tutto per evitare uno scenario di emergenza, ma non dipende solo dal nostro Paese, serve una pressione internazionale che costringa i russi al ritiro immediato dal territorio della centrale di Zaporizhzhia. L’Aiea e le altre organizzazioni internazionali devono agire più rapidamente di quanto stiano facendo ora.
Altri attacchi a Donetsk: morti due civili
Continuano le operazioni delle truppe russe nella regione di Donetsk. Secondo quanto riportato da Ukrinform, negli attacchi di ieri sono rimasti uccisi due civili, mentre altri 6 sono in gravi condizioni. La conferma è arrivata anche dal capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko:
Il 25 agosto i russi hanno ucciso due civili nella regionedi Donetsk: a Siversk e Zelenopillia. Altre sei persone sono rimaste ferite.
USA: “Togliere energia elettrica all’Ucraina è inaccettabile”
Tornando alla questione legata alla pericolosità del distacco di corrente dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, ha lanciato una stoccata nei confronti del Cremlino, avvertendo:
Qualsiasi tentativo russo di dirottare l’energia nucleare dall’Ucraina è inaccettabile. L’elettricità che produce appartiene giustamente all’Ucraina e qualsiasi tentativo di scollegare l’impianto dalla rete elettrica ucraina e reindirizzarlo alle aree occupate è inaccettabile.