“La Russia ha portato l’Ucraina e tutti gli europei a un passo da un disastro radioattivo”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale.
“Oggi, per la prima volta nella storia, la centrale nucleare di Zaporizhzhia si è fermata”, ha detto il leader ucraino. “La protezione di emergenza delle unità di potenza ha funzionato, dopo che l’ultima linea di lavoro del ritorno di energia della centrale alla rete elettrica ucraina è stata danneggiata dai bombardamenti russi”, ha spiegato Zelensky.
Ucraina. Il rischio
“Immediatamente, sono stati attivati i generatori diesel per fornire energia all’impianto stesso, per supportarlo dopo lo stop. Il mondo deve capire di che minaccia si tratta: se non si fossero accesi i generatori diesel, se l’automazione e il nostro personale dell’impianto non avessero reagito dopo il blackout, allora saremmo già costretti a superare le conseguenze di un incidente da radiazioni”, ha avvertito Zelensky.
“Voglio assicurare a tutti gli ucraini: stiamo facendo di tutto per prevenire uno scenario di emergenza. Ma non dipende solo dal nostro Stato”, ha detto il presidente ucraino. “È necessaria la pressione internazionale che costringerà gli occupanti a ritirarsi immediatamente dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’Aiea e altre organizzazioni internazionali devono agire molto più velocemente di quanto stiano agendo ora”, ha chiesto Zelensky