L’idea che il patto tra Azione e Più Europa sia saltato per questioni meramente elettorali, oltre che caratteriali, è forte. Non si puà cancellare il fatto che i due partiti, solo qualche settimana prima, stavano lavorando ad un’agenda comune, l’agenda Draghi. È proprio l’attuale Premier a far ricalcare, tramite le parole degli esponendi di Più Europa, questa somiglianza di vedute tra le parti. Il Segretario Benedetto Della Vedova, ai microfoni di Sky Tg 24, ha dichiarato: “Per noi Draghi doveva rimanere fino alla fine della legislatura. Il giorno dopo le elezioni, qualora Mattarella ci chiamasse per le consultazioni, +Europa indicherebbe Mario Draghi come premier per guidare il futuro esecutivo. Chi meglio di lui? Poi vedremo i risultati delle elezioni”.

“Quando sento Meloni che vuole rivedere il Pnrr – prosegue – mi spavento perché penso che la prima cosa che vorrà fare il centrodestra è tirare il freno sulle riforme e usare le risorse straordinarie che arrivano dall’Europa per fare cose ordinarie, ovvero debito da coprire con i soldi del Pnrr”.