Siccità, impronte di dinosauri di 100 milioni di anni fa apparse dalla secca del fiume ‘Paluxy’.
Una scoperta incredibile, avvenuta in Texas, nella contea di Somervell.
Le impronte di dinosauri, apparse sul fondo del fiume ‘Paluxy’, situato nel ‘Dinosaur Valley State Park’, risalirebbero a 113 milioni di fa.
Nonostante siano passati milioni di anni, le impronte si sono conservate perfettamente fino ad oggi e questo si deve, molto probabilmente, al fatto che furono ricoperte dall’acqua e dai sedimenti di fango.
In quest’ultimo periodo, non solo lo Stato americano, ma tutto il mondo, sta facendo i conti con una siccità devastante che sta riducendo i fiumi e i laghi del nostro Pianeta ad aride distese.
I cambiamenti climatici e la conseguente diminuzione del livello dell’acqua, sta facendo riaffiorare dei tesori nascosti in ogni parte del globo.
Si tratta di ritrovamenti archeologici che hanno un valore inestimabile e che risalgono anche a milioni di anni fa, proprio come le tracce dei dinosauri ritrovate in Texas dal completo prosciugamento del fiume.
Tuttavia, a causa delle prossime piogge, queste impronte fossili potrebbe scomparire nuovamente.
Siccità, impronte di dinosauri nel fiume Paluxy: ecco cosa dicono gli esperti
Secondo gli esperti queste tracce sarebbero da attribuite a un ‘Acrocanthosaurus’, un parente del ‘Tyrannosaurus rex‘ ma di dimensioni inferiori.
L’animale in questione, era un dinosauro bipede del Cretaceo inferiore, con un’altezza di circa 5 metri e un peso di oltre 6 tonnellate.
Come ha spiegato il ‘National Park Service’ degli Stati Uniti d’America, le numerose tracce preistoriche si sarebbero conservate perfettamente fino ad oggi, poiché coperte da detriti quali sabbia e piccoli ciottoli e trasformatesi in rocce.
Una scoperta eccezionale, conseguente all’estrema siccità che sta gravemente segnando ogni angolo della Terra.
Come raccontano su Facebook i volontari che hanno rinvenuto queste enormi impronte, le incredibili fotografie sono la testimonianza del sentiero che veniva attraversato da queste creature mastodontiche, ovvero, “uno dei più lunghi al mondo”.
Non è dunque un caso, che le orme di dinosauro siano state trovate proprio lì dove l’erosione del suolo e la siccità le hanno riportate alla luce.
I funzionari del parco locale, intervistati dai media locali hanno affermato:
“In questo momento, a causa delle condizioni del fiume molto basse, si vedono più tracce che in condizioni normali. Ora è un ottimo momento per visitare il parco”.
Gli addetti hanno, infatti, sottolineato come questa sia un’occasione unica per ammirare le impronte prima dell’arrivo delle piogge.
Nel sito paleontologico, durante alcuni studi precedenti, erano state individuate le impronte fossili di due tipi di dinosauri, Sauropodi e Teropodi.
Le impronte dei Sauropodi dovrebbero corrispondere al ‘Sauroposeidon proteles’, ovvero, un essere erbivoro di circa 21 metri di lunghezza e 4 metri di altezza, con un peso intorno alle 40 e le 44 tonnellate.
Le tracce delle loro zampe sono molto simili a quelle degli elefanti.
La portavoce del Texas Parks and Wildlife Department, Stephanie Salinas Garcia, in merito alla conservazione di queste impronte, ha affermato:
“Il Dinosaur Valley State Park continuerà a proteggere queste tracce di 113 milioni di anni non solo per le generazioni presenti, ma anche per quelle future”.
Tuttavia, il timore è che le piogge previste in Texas nei prossimi giorni, possano farle scomparire nuovamente nel letto del fiume.
La storia dell’Acrocanthosaurus
Come hanno confermato gli esperti, le impronte appartengono proprio ad un ‘Acrocanthosaurus’, appartenente alla famiglia dei Teropodi.
Rispetto ai proteli di ‘Sauroposeidon’, l’impronta del ‘Acrocanthosaurus’ appare di dimensioni inferiori e con un caratteristico motivo a tre dita dal momento che questo dinosauro camminava sulle sue ossa metatarsali.
Pare che il teropode, che vagava nell’area secoli e secoli fa, predasse, molto probabilmente il ‘Sauroposeidon’ e proprio per questo motivo, le loro impronte furono scoperte insieme nella valle del Texas.