Tra le notizie più significative delle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre compare l’esclusione di Forza Nuova per la prima volta nella sua storia. A vuoto il tentativo di partito di evitare la “trappola” della raccolta firme per potersi presentare in tutta Italia.

Elezioni, Fiore (Forza Nuova): “Ci hanno tagliato fuori”

Forza Nuova è stata esclusa dalle prossime elezioni politiche. Il motivo? Il mancato raggiungimento della soglia di raccolta firme per presentarsi alla Camera (36.750) e al Senato (19.500) per poter correre nei seggi di tutto il territorio nazionale. Si tratta di un inedito per il partito di estrema destra dalla sua fondazione, avvenuta nel 1997.

Il leader Roberto Fiore si è di fatto ritrovato in un vicolo cieco nel momento in cui è sfumata l’ipotesi di ottenere una deroga alla raccolta firma inserendo nel simbolo quello dell’Apf (Alleanza per la Pace e la Liberta, l’associazione dei partiti nazional-rivoluzionari e neofascisti europei di cui fa parte). Un tentativo subito stoppato dalla Corte d’Appello di Venezia e poi da varie Corti regionali. Forza Nuova non possedeva infatti i requisiti minimi per usufruirne, a cominciare dai seggi presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.

Una scelta in controtendenza rispetto al passato, come per esempio nel 2018 quando si decise di correre solo in alcuni collegi: in questo caso sarebbe stato necessario raccogliere solamente 750 firme per collegio, una soglia d’ingresso tutt’altro che impossibile da superare. Roberto Fiore però non si arrende e promette battaglia giudiziaria:

Forza Nuova presenterà i necessari ricorsi, certa che in ultima analisi la Corte Europea ci darà ragione. Le Corti d’Appello hanno estromesso Forza Nuova-Apf dalle elezioni dopo aver stravolto, con una legge elettorale scritta male e pensata peggio, la legge che aveva consentito al partito di presentarsi alle ultime elezioni europee

Roberto Fiore, leader di Forza Nuova