Secondo Enrico Letta, gli elettori sono di fronte ad un bivio. Devono scegliere, rosso o nero, letteralmente. A un mese esatto dal voto, lancia un appello: o noi o Meloni. “La legge elettorale ha una parte maggioritaria – dice il leader del Pd a Radio Capital – per cui in un terzo dei collegi vince solo uno, il primo”.

Elezioni 2022, Letta: “Il voto o è di qua o è di là”

Enrico Letta, ospite a Radio Capital, ha dichiarato:

A me non piace questa legge ma questa è. Cancellare con un colpo di spugna immaginario questo non si può: il voto è o di qua o di là, o si vota per una destra con Meloni e Salvini oppure l’unica alternativa che possa competere siamo noi, è un fatto oggettivo.

E ha aggiunto:

Non ho difficoltà a dire che da parte nostra sia più facile dialogare con Calenda e Conte che con Salvini e Meloni, vedremo quale sarà il risultato e poi dialogheremo con quelli con cui è più facile dialogare.Il tema del dialogo si porrà dopo le elezioni ma ora la legge elettorale prevede che ci si schieri o di qua o di là, con il centrosinistra o con il centrodestra. I 5S hanno si sono autoesclusi facendo cadere il governo Draghi e alle elezioni vanno da soli.

Il leader del Pd identifica il suo partito come l’unica alternativa a Fratelli d’Italia e Lega:

Lavoro, diritti, tasse: il voto è uno spartiacque, di qua o di là. Noi vogliamo dare agli italiani un’alternativa a chi crede che l’Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento.

Conte “ Il comportamento di Letta non lo capisco più”

Giuseppe Conte, ospite a Radio Popolare, ha affermato:

Sono ormai costretto a rinunciare a comprendere il comportamento del vertice del Pd. Letta non l’ho più capito più da quando abbiamo presentato l’agenda sociale a Draghi. Aal posto di fedeltà agli italiani ha parlato di fedeltà a Dragh.

E ha sottolineato:

Se un elettore di sinistra vuole realizzare gli obiettivi di una forza progressista credo che sia addirittura costretto a votare il M5s rispetto all’offerta corrente. Siamo la forza più progressista, è evidente. Vede le nostre battaglie su salario minimo?