Secondo Agcom un confronto tra due soli soggetti politici non rispetta la par condicio. La delibera è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi. È arrivata dopo le segnalazioni sul confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, programmato in Rai per il 22 settembre, che ha provocato le proteste delle forze politiche escluse.
Le decisione dell’AgCom
L’annuncio del faccia a faccia tra Meloni e Letta aveva spinto i partiti a chiedere l’intervento della Commissione di Vigilanza per impedire la messa in onda del confronto o modificarne la modalità. Il presidente della bicamerale Alberto Barachini aveva scritto all’Autorità per chiedere di verificare se la scelta del confronto rispettasse o meno la legge e i regolamenti sulla par condicio. AgCom ha deciso di vietare il confronto tra due soli soggetti politici.
Nella nota di AgCom si legge:
L’Autorità, nella riunione del 24 agosto 2022, a fronte di diverse segnalazioni ricevute in relazione alla preannunciata organizzazione della trasmissione ‘Porta a Portà programmata per il 22 settembre, tra le quali quella del presidente della Commissione di vigilanza Rai Barachini ha adottato a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, una delibera con la quale richiama le emittenti televisive e radiofoniche nazionali al rigoroso rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei programmi di approfondimento concernenti la campagna elettorale per le prossime elezioni del 25 settembre.
Secondo l’Autorità, quindi, la programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici “risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri”.
Vespa: “Non avremmo tolto nulla a nessuno”
Bruno Vespa ha risposto così al divieto di AgCom:
Mi dispiace, non avremmo tolto nulla a nessuno e fatto del buon giornalismo. Noi siamo pronti a far confrontare tutti i leader, ma è noto che ci sono delle forti resistenze. Pazienza.
I commenti dei politici sulla scelta dell AgCom
Letta si è espresso su Radio Capital.
“Leggeremo bene la decisione dell’Agocm che mi sembra molto bizantina. Non ho ancora capito se è un no, un nì o un sì. La studieremo bene e decideremo il da farsi“.
A parlare della decisione anche uno che di TV se ne intende, Silvio Berlusconi.
“Quello del confronto tra i leader è un dibattito che non mi appassiona, io sono scettico sui confronti in tv che spesso si trasformano in risse che non aiutano l’elettore a capire”.
Posizione diversa quella di Ansaldi di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai.
“Con una seconda Delibera, oltre a quella che ha bloccato l’illegittimo confronto solitario Letta-Meloni, l’Agcom ha richiamato tutti i tg per il mancato rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei notiziari. In particolare il più danneggiato è il Terzo Polo di Calenda e Renzi, come si può vedere dai dati del monitoraggio 3-20 agosto. Ora i tg devono riequilibrare fin da subito: va garantito pari spazio a ogni singolo soggetto politico, che sia una coalizione o una lista. Significa che la coalizione di destra, che rappresenta un unico soggetto politico con tutti i partiti che la compongono, deve avere lo stesso spazio della lista Terzo Polo, e lo stesso vale per la coalizione di sinistra”.