Scossa di terremoto in Friuli-Venezia Giulia: epicentro a Frisanco, un piccolissimo comune composto da poco più di 500 abitanti, il quale è situato all’interno della provincia di Pordenone. Ecco tutti i dettagli.
La terra continua a tremare e, secondo i dati che sono stati comunicati dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la scossa è stata di magnitudo 3.5 ed ha avuto come epicentro Frisanco, un comune situato all’interno della provincia di Pordenone.
Terremoto in Friuli-Venezia Giulia: scossa di magnitudo 3.5, epicentro a Frisanco, in provincia di Pordenone
Durante il corso di questa notte, giovedì 25 agosto 2022, alle ore 02:34 è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 in Friuli-Venezia Giulia, all’interno della provincia di Pordenone.
Secondo i dati che sono stati riportati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’epicentro è stato nella città di Frisanco, un comune composto solamente da poco più di 500 abitanti, con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2400, 12.7230 ed ha toccato una profondità di circa 9 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.
I cittadini della provincia di Pordenone e di molte altre zone limitrofe si sono svegliati di soprassalto a causa della scossa di terremoto che è stata segnalata questa notte.
Ciò nonostante, per il momento non sono stati segnalati danni a cose o persone. La scossa di terremoto è durata per poco tempo e si è presentata con un’intensità molto leggera.
Terremoto in Friuli-Venezia Giulia: cittadini svegliati di soprassalto
Anche se il terremoto viene classificato come “molto leggero” secondo quanto previsto dalla scala Richter, i cittadini friulani hanno dichiarato di essersi spaventati, di aver sentito la scossa di terremoto e di essersi svegliati di soprassalto a causa di quest’ultimo.
Oltre che nel comune dove è stato dichiarato l’epicentro della scossa di terremoto, ovvero a Frisanco, quest’ultima è stata percepita in tutti i comuni situati all’interno della provincia di Pordenone ed Udine, ed è arrivata anche nel Veneto.
Il ricordo del Consiglio regionale riguardo al sisma di 46 anni fa
Ecco che cosa dice il comunicato che stato pubblicato il 6 maggio 2022 dal Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, in ricordo del tragico terremoto che è avvenuto 46 anni fa, nell’oramai lontano 1976:
“1976-2022 quarantasei anni fa il terremoto in Friuli
Pubblicazione a cura della Struttura stabile Comunicazione istituzionale del Servizio Comunicazione e Informazione
Sono trascorsi 46 anni dal forte sisma (soprannominato dai locali Orcolat) che sconvolse il Friuli. Con una magnitudo di 6.5 è passato alla storia del nostro Paese come uno degli eventi sismici più distruttivi dell’ultimo secolo. In pochi minuti paesi che un’ora prima c’erano vennero letteralmente cancellati. Nei giorni successivi si contarono molte altre scosse che alla fine causarono poco meno di mille vittime, più di centomila sfollati e diciottomila case distrutte.
Il sisma cambiò le vite di chi era là, ma anche di chi non c’era: quell’evento ha segnato un solco nella storia, tracciato un confine netto tra il prima e dopo. Ma i friulani, che secondo la tradizione, discendono da un insediamento di legioni romane delle quali mantengono la severa austerità e compattezza civile, vollero riprendersi subito. Si rimboccarono le maniche e piangendo in silenzio ma senza fermarsi un attimo salvarono i loro compatrioti sepolti, e quando arrivarono la protezione civile e i militari, avevano già fatto da soli.
Ogni anno, il 6 maggio, si riapre un’enorme ferita per gli abitanti del Friuli-Venezia Giulia. E a distanza di quasi 50 anni, i cittadini friulani ricordano quella drammatica pagina di storia per tenere viva la memoria, ma anche per esprimere la gratitudine per la solidarietà arrivata da ogni parte del Paese in quel momento di difficoltà e dolore.
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