Gli animali domestici sono entrati sempre più nella routine familiare e i comportamenti di quest’ultimi incidono sull’equilibrio del nucleo familiare. Ormai, quindi, dopo il proprio medico la seconda figura importante in alcune delle case italiane rimane il veterinario. In questo ambito esiste una figura specifica ovvero il medico comportamentalista.
In cosa consiste il suo lavoro
Questa specializzazione, nello specifico, consiste nell’effettuare visite specialistiche a cani e gatti in si valuta l’eventuale presenza di una patologia comportamentale, si effettuano poi diagnosi differenziali ed infine si valutano eventuali rischi per la tutela dell’incolumità pubblica e del sistema famiglia impostando un percorso riabilitativo.
Quando occorre questa figura
Bisognerebbe già dalla tenera età dell’animale si dovrebbe intervenire così da individuare eventuali fragilità del cucciolo ed evitare problematiche durante l’adolescenza e in età adulta. Risulta importante l’intervento di un medico esperto quando il cane o il gatto mostrano le prime paure, distruzioni e soprattutto comportamenti aggressivi. Tali comportamenti, se non affrontati precocemente, possono poi sfociare in fobie, stati ansiosi che possono minare seriamente il benessere psicofisico dell’animale e comportamenti aggressivi potenzialmente pericolosi per l’incolumità di tutti.
Differenza con la figura degli educatori cinofili
Secondo i più recenti orientamenti l’educatore/istruttore/addestratore/medico veterinario esperto in comportamento non è assolutamente equiparabile poiché l’educatore si occupa del processo formativo di base, l’Istruttore favorisce la formazione di ulteriori conoscenze specifiche e può occuparsi della parte pratica dei percorsi riabilitativi, l’addestratore è la figura professionale che rende il cane adulto normocomportamentale abile a fare un lavoro specifico, infine il medico veterinario esperto in comportamento animale è l’unico che può formulare una diagnosi dopo attenta valutazione del caso e, dopo aver escluso eventuali patologie organiche, può emettere una prognosi.
Come si svolge una visita di un medico comportamentalista
La visita comportamentale può essere impostata in maniera differente a seconda del medico veterinario esperto in comportamento. Solitamente questa avviene a domicilio, così da formulare un corretto percorso di riabilitazione necessario per una valutazione clinica e comportamentale del soggetto. L’approccio che si propone di lavorare su concetti quali sistema–famiglia e aumento delle competenze dell’animale. Il successo della terapia comportamentale dipende soprattutto dall’impegno e dalla costanza del proprietario e dalla necessità di affrontare ciascun caso strutturando un percorso ad-hoc.
La consulenza del medico comportamentalista si articola in due momenti; il primo di raccolta anamnestica con la quale si indaga la difficoltà per cui si richiede la visita e fa luce sulla gestione, le interazioni e le relazioni con l’animale così da meglio definire i punti chiave del successivo intervento e il secondo con la valutazione ambientale e del soggetto. A questo punto può essere formulata una diagnosi, una prognosi e proposta la terapia più idonea.