Lo shortage di microchip continua a colpire l’economia mondiale e non solo. Una crisi che, dopo l’inizio nell’immediato post covid, è andata peggiorando di settimana in settimana. Ad essere “colpite” questa volta sono state le future Tessere Sanitarie che verranno prodotte. Queste, infatti, arriveranno ai legittimi proprietari senza il chip che, nel corso degli anni, era stato inserito.
Quanto proseguirà lo shortage di microchip?
A svelare questa novità è stata un’informativa della Regione Lombardia, passata in sottotraccia ed inviata lo scorso luglio. Nella stessa informativa si legge che le Tessere Sanitarie che verranno emesse nelle prossime settimane potrebbero essere recapitate in una nuova versione senza microchip, “considerata la scarsità internazionale dei materiali necessari per la produzione di questi ultimi“.
Ovviamente l’assenza dello stesso microchip non renderà invalida la tessera ed è stato evidenziato come “le nuove Tessere Sanitarie senza microchip avranno valenza di Codice Fiscale e di Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM) ma non le funzionalità della Carta Nazionale dei Servizi (identificazione e autenticazione online e firma elettronica avanzata nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni)”.
Ai cittadini viene ricordato che “se vuoi continuare ad utilizzare la vecchia CNS per accedere ai servizi della pubblica amministrazione , CONSERVALA, ma ricordati che prima della scadenza devi estendere la durata del certificato di autenticazione fino al 31 dicembre 2023 attraverso un software che verrà pubblicato sul portale del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per estendere la validità della precedente TS-CNS è fondamentale essere in possesso del codice PIN”