Dopo 57 giorni di incubazione, è iniziata nei giorni scorsi la schiusa delle uova di tartaruga Caretta Caretta deposte a giugno a Lampedusa. Solo tre giorni fa era stata la volta di Anzio, in provincia di Roma, dove 17 piccoli esemplari erano stati salvati dai volontari.
146 tartarughe Caretta Caretta sono nate a Lampedusa
La tartaruga Caretta Caretta è la più comune del mar Mediterraneo e i suoi siti riproduttivi più importanti si trovano in Grecia, Turchia, Cipro e Libia, anche se negli ultimi anni si sta assistendo sempre di più alla nascita di questi esemplari anche sulle spiagge italiane. Il caso più recente è quello di Lampedusa dove, proprio nelle scorse ore, si sono schiuse sulla spiagge dell’Isola dei Conigli e della Guitgia le uova deposte nei siti lo scorso giugno. In questi mesi i nidi sono stati costantemente monitorati e sorvegliati dal personale e dai volontari di Legambiente Sicilia, mentre alla nascita del primo piccolo del 2022 è stato presente anche il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Lampedusa, il tenente di vascello Gaetano Roseo che, con propria ordinanza, aveva emanato le regole a tutela del sito di ovodeposizione della Guitgia, prontamente recintato per salvaguardare le uova. Proprio lì sono nate oggi 146 tartarughe, che hanno raggiunto con successo il mare. Ma nelle prossime notti si aspettano altre nascite. Così Legambiente in una nota:
Legambiente rivolge un ringraziamento particolare alla Guardia Costiera di Lampedusa per il supporto e la collaborazione e auspica che i risultati positivi sino a oggi ottenuti in termini di conservazione della natura e di regolamentazione della fruizione balneare all’Isola dei Conigli con il contingentamento degli accessi, grazie al sostegno dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, siano da stimolo per rafforzare la collaborazione tra tutti i soggetti interessati allo sviluppo sostenibile di Lampedusa a partire dalla nuova Amministrazione comunale.
Dal 20 giugno al 15 ottobre l’Isola dei Conigli è infatti accessibile con ingressi contingentati, su due turni: la mattina dalle 8.30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 19.30, con l’obiettivo di preservare il luogo e consentirne l’accesso in condizioni di non affollamento.
Salvati ad Anzio 17 esemplari di Caretta Caretta
Non è solo il caso di Lampedusa: negli scorsi giorni ad Anzio, in provincia di Roma, i volontari sono riusciti a mettere in salvo 17 esemplari di Caretta Caretta nate dalle 51 uova deposte nelle Grotte di Nerone a giugno. A causa delle forti piogge degli ultimi giorni la sabbia era infatti troppo pesante e le tartarughe non erano nelle condizioni di raggiungere il mare: la corsa verso l’acqua sarebbe stata fatale, se non ci fosse stato l’intervento delle guardie zoofile della rete Tartalazio, ente regionale che si occupa del recupero delle tartarughe marine, oltre ai volontari di Seasheperd, Legambiente e AnimaLiberActio. Grazie ai volontari, che hanno creato un corridoio sulla sabbia per guidare gli animali verso il mare, di notte, i piccoli hanno raggiunto il loro habitat naturale e sono stati poi trasportati al largo con una motovedetta per evitare che sbattessero contro gli scogli. Le uova che non si sono schiuse sono state invece messe in incubatrice per capire se ci sia ancora la possibilità di salvare le tartarughine, anche se si tratta di un’operazione difficile. È comunque un ottimo risultato e ora, per le 17 sopravvissute, sarà la natura a fare il suo corso.