La nuova tessera Sanitaria che l’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni, in alcuni casi può essere incompleta, poiché manca di microchip. Il problema è dovuto alla carenza di materiali semiconduttori a causa della guerra in Ucraina. Le “vecchie” tessere varranno fino al 2023.

La Regione Lombardia fa sapere che “nelle prossime settimane la Tessera Sanitaria (TS-CNS) emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze potrebbe essere distribuita in una nuova versione senza microchip, considerata la scarsità internazionale dei materiali necessari per la produzione di questi ultimi”.

Un paradosso figlio dei tempi complicati che viviamo. Questa è la cornice della questione che per il momento investe migliaia di bresciani, che dallo scorso Giugno hanno visto recapitarsi una nuova tessera sanitaria dall’Agenzia delle Entrate senza microchip.

L’importante è fare attenzione e non gettare nella spazzatura la vecchia card, dal momento che vi servirà ancora, almeno fino al 2023.

L’invio della nuova tessera sanitaria, servirà per la prenotazione di esami, visite mediche e prestazioni sanitarie in generale. Con la nuova Tessera Sanitaria, infatti, si accede al fascicolo elettronico, in assenza di Spid e si certifica la propria identità di contribuente in farmacia e per chi fuma, persino, ai distributori automatici di tabacchi.

Nuova Tessera Sanitaria: cosa fare

Compete all’Agenzia delle Entrate, per conto del Mef e tramite la controllata Sogei, provvedere alla sostituzione periodica delle smartcard in scadenza, la cui validità è di 6 anni.

Tuttavia, in una stagione segnata dalla carenza di materie prime a causa del conflitto in Ucraina da un lato e delle tensioni nel Mar della Cina dall’altro, il ministero dell’Economia ha autorizzato l’emissione di tessere prive di microchip, con l’esclusione tout-court di tutte le funzioni proprie della Carta Nazionale dei Servizi (Cns), versione evoluta della tradizionale tessera sanitaria. Per cui, alcuni cittadini hanno ricevuto una nuova tessera completa di microchip, altri invece una tessera senza.

La variazione, però, non viene in alcun modo esplicitata nella lettera accompagnatoria della nuova tessera che a partire da Giugno di quest’anno è stata recapitata a decine di migliaia di bresciani. Molti dei quali, legittimamente, potrebbero già aver buttato la tessera scaduta. Cosa da non fare. 

Il Mef evidenzia che:

“Per le nuove Tessere Sanitarie che saranno prodotte senza la componente Carta Nazionale dei Servizi, sarà possibile, inoltre, utilizzare fino al 31 Dicembre 2023 la propria TS-CNS con microchip anche se riporta sul fronte una data di validità già scaduta”.

Ma attenzione la proroga di validità non è automatica. “Per l’aggiornamento del software di gestione della componente Cns secondo la nuova scadenza, gli utenti potranno trovare indicazioni all’interno del portale del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it)” come recita la stessa nota del Mef.

E andando sul sito indicato, si scopre che è necessario scaricare un apposito “tool per l’estensione del certificato di autenticazione per Ts-Cns” sul proprio computer e procedere a caricare tale “file” contenente un piccolo codice, di per sé molto semplice sulla tessera tramite l’apposito lettore digitale.

La procedura da seguire è, però un po’ complicata, è necessario, infatti, disporre anche del pin e del puk (i codici di sicurezza) originariamente inviati assieme alla tessera. E in caso di smarrimento vanno richiesti agli “sportelli abilitati”, spiega il sito di Regione, senza però chiarire quali siano questi sportelli.

L’eliminazione del logo

E a rendere ancora più confusa la situazione, si aggiunge anche un’ulteriore variazione, in realtà introdotta per decreto dallo stesso del Mef a Marzo ovvero l’eliminazione del logo delle Regioni dalle medesime tessere.

Sulla vecchia tessera infatti, compare in alto a destra e in basso sullo stesso lato la rosa camuna, stemma della Lombardia, così come avviene per lo stemma di ogni altra Regione. Non ve ne è traccia invece nella nuova versione. Ma questo indipendentemente da che la tessera ricevuta sia completa o priva del microchip e dunque della componente Cns.

La proroga della vecchia Tessera Sanitaria, in qualunque caso faticosamente ottenuta, è comunque “limitata alle sole funzionalità della componente Cns e non della Team riportata sul retro della Ts-Cns”. Ovvero significa che, per fruire dei servizi garantiti all’estero dalla Tessera europea di assicurazione malattia, in acronimo, appunto, Team, bisognerà ricorrere alla nuova tessera, che ne riporta gli estremi sul retro, dove compaiono codice a barre e banda magnetica.

Sullo sfondo resta però un interrogativo, cosa accadrà dopo il 31 Dicembre 2023 a tutti quegli utenti che si troveranno per le mani una tessera con chip ormai a fine vita e una senza chip comunque inutilizzabile come Carta nazionale servizi? La Regione al momento non ha ancora una risposta.