Periodo molto intenso per Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino ha infatti incontrato l’omologo polacco Andrzej Duda prima di presiedere la seconda edizione della Piattaforma di Crimea, dove i leader di 60 Paesi si incontrano per rimettere al centro dell’agenda internazionale la riannessione della penisola all’Ucraina.
Zelensky inaugura la seconda Piattaforma di Crimea: “Senza la sua conquista non c’è vittoria”
In un momento particolarmente delicato della guerra Volodymyr Zelensky torna ad attaccare la Russia in occasione della seconda edizione del forum Piattaforma di Crimea, legato ai destini geopolitici della penisola.
Cosa farà l’Ucraina se i russi Kiev? Kiev, come Chernihiv, Mariupol, Kherson e il Donbass non c’è differenza, siamo un popolo unico e unito. Se ci attaccheranno riceveranno una risposta, una risposta forte. La nostra intelligence lavora con i nostri partner, sappiamo che c’è una minaccia quotidiana che mira alle infrastrutture e alle istituzioni dello Stato ed è una minaccia quotidiana dal 24 febbraio. Non riconosceremo mai colori stranieri sulla nostra terra, difenderemo la nostra bandiera gialloblù
Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa congiunta con Duda
Poi si apre il capitolo Crimea che sarà al centro della seconda edizione della Piattaforma che ha l’obiettivo di individuare una strategia per liberare la penisola dalla momentanea occupazione russa:
E’ necessario che la Crimea sia liberata perché si possa parlare di vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea. Cari cittadini della Crimea e in Crimea: so che la Crimea sta aspettando di rientrare in territorio ucraino e accontenteremo il vostro desiderio
Volodymyr Zelensky sulla Crimea
Presente anche il presidente del Consiglio Mario Draghi:
La lotta per la Crimea è parte integrante della lotta per la liberazione dell’Ucraina. La sua illegittima occupazione è stato un atto di aggressione inaccettabile, una chiara violazione del diritto internazionale. L’Italia continua a condannarne l’annessione della Russia e la sua graduale militarizzazione. Siamo profondamente preoccupati per la tutela dei diritti umani dei cittadini ucraini che vivono nella penisola. I russi continuano a utilizzare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree dopo la conquista di Kherson, è il momento di fare qualcosa
Mario Draghi, premier italiano