Un report condotto da Coldiretti accentua l’ipotesi di un autunno a rischio povertà e fame per 2.6 milioni di persone in Italia.

Coldiretti enfatizza il rischio fame e propone la soluzione

Si chiama “L’autunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri” il report presentato da Coldiretti al Meeting di Rimini che non lascia spazio a grandi margini di interpretazione. I rincari generali, e nello specifico quelli legati al comparto alimentare, rischiano di mettere in ginocchio 2.6 milioni di persone il prossimo autunno. Inflazione, guerra in Ucraina e cambiamento climatico i fattori di rischio.

Il fenomeno delle lunghe code alle mense dei poveri o alle Associazioni no profit è già in crescita nell’ultimo biennio soprattutto a causa della pandemia. Secondo Coldiretti la spesa media pro-capite per famiglia aumenterà di 564 euro nel 2022 per quanto concerne la tavola così suddivisa: pane e pasta (115 euro), carne e salumi (98 euro), verdure (81 euro), latte e formaggi (71 euro), pesce (49 euro).

Aumenti che gravano sul consumatore finale ma che nascondono i rincari a cui deve sopperire l’intera filiera. E’ il caso della siccità, che nel 2022 provocherà una perdita globale di 6 miliardi di euro, e obbligherà molte aziende a lavorare sostanzialmente in perdita per non chiudere bottega. L’agricoltura è infatti uno dei settori più colpiti: +170% dei concimi, +90% dei mangimi e +129% del gasolio, oltre ad aumenti “di contorno” come gli imballaggi che però contribuiscono ad appesantire il conto finale.

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini indica la via dell’autosufficienza alimentare come mezzo di contrasto:

Abbiamo presentato a molti esponenti della politica un piano in cinque punti per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole, ridurre la dipendenza alimentare dall’estero e assicurare a imprese e cittadini la possibilità di produrre e consumare prodotti alimentari al giusto prezzo. Il Pnrr ci aiuterà in questa transizione con un investimento da 35 miliardi che coinvolgerà anche il fotovoltaico. Al governo chiedo invece di accelerare sui bandi che sbloccherebbero infrastrutture essenziali per il Paese

Ettore Prandini, presidente Coldiretti