Mentre la vicenda ha scatenato anche un polverone politico dopo la pubblicazione in rete da parte di Giorgia Meloni, per la prima volta prende parola la vittima dello stupro avvenuto a Piacenza nella notte tra sabato e domenica:

Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video

La vittima dello stupro, una 55enne ucraina

La Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo parallelo all’inchiesta sullo stupro, per il momento a carico di ignoti, sulla pubblicazione del video da parte di siti, testate giornalistiche e del profilo Facebook di Giorgia Meloni. Il reato ipotizzato è “diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali”. Le indagini sono coordinate dalla Questura del capoluogo emiliano, di concerto con la Polizia Postale e il Garante della Privacy (Agcm). Le autorità sono risalite a colui che ha filmato la violenza, si tratterebbe di un cittadino italiano che avrebbe al contempo chiamato i soccorsi.

Il gip di Piacenza chiamato a valutare l’entità dello stupro tramite misura cautelare

Rimasto online per più di 24 ore e circolato nelle chat in maniera indisturbata, il video è stato rimosso questa mattina sia da Facebook che da Twitter per violazione della policy in materia di condivisione di atti sessuali.

Parlando del fronte giudiziario, ieri sera il gip del Tribunale di Piacenza ha confermato l’arresto per il 27enne originario della Guinea, autore dello stupro. Il pm Ornella Chicca ha chiesto il carcere mentre la difesa, rappresentata dall’avvocata Nadia Fiorani, ha chiesto il proscioglimento dalle accuse. L’uomo, che si trova in Italia a Reggio Emilia con una richiesta di asilo politico pendente dal 2014, ha collaborato con gli inquirenti sostenendo di essersi avvicinato alla donna per prestarle soccorso e senza alcun intenzione di recarle un danno fisico. Il giudice si è riservato la decisione finale e nelle prossime ore valuterà l’applicazione di una misura cautelare.