Il Caso Ruberti con al centro il video della lite dell’ormai ex Capo di Gabinetto di Roberto Gualtieri e Francesco De Angelis non si sgonfia, anzi si muove ufficialmente la procura di Roma con il pm Adolfo Coletta che avrebbe avviato gli interrogatori per chiarire i punti più oscuri della vicenda. Gli inquirenti non sono convinti che la lite sia effettivamente scoppiata a seguito di una discussione per il mancato rigore concesso alla Roma nel derby contro la Lazio.
La cena sfociata in pugni ha visto presente anche Sara Battisti (consigliere regionale e moglie di Albino Ruberti), il presidente del Consorzio industriale del Lazio Francesco De Angelis, il fratello Vladimiro De Angelis e il sindaco di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi. Le prime persone a essere ascoltate sono stati i partecipanti alla cena come testimoni informati sui fatti.
La procura intanto avrebbe stilato il calendario degli interrogatori anche per le persone al centro della lite del Caso Ruberti: il primo ad essere ascoltato sarà Lampazzi, poi De Angelis e solo per ultimo Ruberti. Come da prassi l’ex Capo di Gabinetto è stato inserito per ultimo nello schedule degli interrogatori per poter confrontare le sue parole con quelle degli altri e trovare eventuali contraddizioni. A non convincere gli inquirenti sulla frivolezza della lite sono in particolare due frasi pronunciate da Albino Ruberti: “Scrivo a tutti quello che mi ha detto questa sera”, e ancora “Se non mi chiede scusa entro 5 minuti in ginocchio, gli sparo, lo ammazzo”, riferito al fratello di Francesco De Angelis, Vladimiro. L’eventuale corruzione entrerebbe però in gioco in una frase pronunciata dallo stesso De Angelis a proposito di Ruberti: “Io a te me te compro”.
Al centro dell’indagine sul Caso Ruberti ci sarà anche un lavoro di ricostruzione per analizzare i rapporti che Albino Ruberti aveva con la giunta regionale di Nicola Zingaretti di cui era stato consigliere.