La crisi energetica continua a non far dormire sonni tranquilli all’Europa. Sul tema Mauro Zanini, presidente dell’Ircaf (istituto ricerche consumo ambiente e formazione), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene”, condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
“Servono risposte in modo particolare sulla questione di stabilire un tetto a livello europeo sul prezzo del gas. Oggi rischiamo di pagare un costo per questa mancanza, salvo che non si intervenga in ottobre, stabilendo un tetto almeno per quanto riguarda la borsa di Amsterdam. Le quotazioni sono salite alle stelle, la speculazione la sta facendo da padrone. E’ una situazione veramente drammatica che si prospetta per le famiglie e l’economia italiana. Le proposte del Pd sono interessanti e vanno in questa direzione, soprattutto quella di scorporare la parte del fossile dal costo delle rinnovabili. Il 40% dell’energia è prodotta col gas metano ed è assurdo che il costo sia determinato su quello che costa di più che è il gas metano. L’altro aspetto importante è il bonus sociale che vede un 50% abbonato senza nessun costo, questa è una proposta che va tradotta concretamente. Sicuramente oggi con il bonus energia e gas c’è un contenimento dell’indice di morosità, vedremo l’impatto che ci sarà da ottobre in poi”.
Secondo Zanini
“Serve anche un piano di forte risparmio energetico, un piano di razionamento. Soprattutto da metà dicembre in poi avremo un consumo di 400 milioni di metano al giorno, la riserva e lo stoccaggio è fondamentale, però serve un flusso da altri Paesi in modo da non dover interrompere le attività produttive e rendere drammatica la situazione per la società in generale e le famiglie. Sappiamo però già adesso che le forniture non saranno sufficienti a coprire questo gap per il sistema produttivo e questo va affrontato con un forte risparmio, bisogna ridurre la domanda con comportamenti di forte risparmio energetico”.