Tekken: Bloodlines è il titolo dell’anime che fa da adattamento al celebre videogioco di Bandai Namco, seguendo la trama originale di Tekken 3 e mostrando al pubblico molto drama, insieme a delle scene epiche di combattimento.
Durata e trama della serie
La serie è composta da sei episodi, ognuna da venticinque minuti, e si snoda attraverso le vicende di Jin Kazama, un giovane che pratica le arti marziali e vive da solo con sua madre, Jun Kazama, a Yakushima. Quando viene uccisa dall’antico demone Ogre, Jin inizia ad allenarsi sotto suo nonno, il potente Heihachi Mishima (uno dei più grandi guerrieri esistenti), per diventare più forte. Per attirare Ogre, Jin gareggia insieme a molti altri nel torneo King of Iron Fist, sperando di uccidere il demone e vendicare la morte di sua madre.
La stagione, dunque, si divide in due parti: una dedicata all’allenamento di Jin, una legata agli incontri che il personaggio dovrà sostenere. Proprio nella seconda parte verranno visti i volti noti del videogioco, il cui design è stato ripreso con cura dall’opera originale, tanto che gli animatori degli anime sono gli stessi dei videogiochi: è stato scelto, dunque, un gruppo di disegnatori che già conoscevano molto bene i personaggi cui avrebbero dovuto dare vita sullo schermo.
Proprio il character design accurato e l’attenzione posta nelle scene d’azione rendono l’anime molto fedele al videogioco e mostrano la buona esecuzione tecnica del prodotto, che non manca di soddisfare i suoi fan, nonostante vi siano anche dei detrattori, dovuti proprio all’attenzione data nell’anime al filone narrativo legato alle presenze demoniache.
Qualcuno, addirittura, aggiunge che, forse, sarebbe stato più saggio trattare la questione nella seconda stagione, eppure è possibile che Tekken: Bloodlines non venga rinnovato. Nonostante l’anime abbia ottenuto un buon gradimento, non è raro che Netflix decida di non rinnovare le sue stagioni, soprattutto se non ci saranno abbastanza spettatori della stagione. Se è successo che Netflix abbia annunciato, già dopo poco il release, la possibile seconda stagione, non è raro che il gigante di streaming si prenda il suo tempo, prima di compiere le sue scelte strategiche, eppure pare indubbio che siano necessarie più ore di riproduzione per decretare la riuscita di un prodotto e, soprattutto, la sua possibile seconda stagione.
Nonostante la serie abbia davanti a sé ancora un gran potenziale per portare avanti la storia, la decisione dipende da altri fattori, che hanno molto più a che fare con la strategia di Netflix stesso.
Tekken Netflix: qualche dettaglio sulla produzione dell’anime
Diretto da Yoshikazu Miyao, l’anime viene prodotto da Yuji Miyazakie Takafumi Fujisawa. Di seguito, riportiamo i nomi dei produttori esecutivi: Michael Murray, Yasuo Miyakawa, Katsuhiro Harada, Kohei Obara, Dylan Thomas.
I seiyuu dei personaggi sono Isshin Chiba (Jin Kazama), Mamiko Noto (Jun Kazama), Taiten Kusunoki (Heihachi Mishima), Masanori Shinohara (Kazuya Mishima), Toshiyuki Morikawa (Hwoarang), Maaya Sakamoto (Ling Xiaoyu), Hōchū Ōtsuka (Paul Phoenix), Seiko Yoshida (Julia Chang), Yumi Tōma (Nina Williams), Hidenari Ugaki (Ganryu), Yasuhiro Kikuchi (Leroy Smith), Masayuki Hirai (King) e Mariya Ise (Ms. Miura).
Cos’è Tekken?
Tekken (in giapponese, 鉄拳, ovvero pugno di ferro) è una serie di videogiochi picchiaduro sviluppata da Bandai Namco Studios e Bandai Namco Entertainment. Nati originariamente per cabinati arcade, presto si trasferiscono nelle maggiori console di videogiochi (PlayStation, Nintendo e Xbox).
Prima di Tekken: Bloodlines, era stato fatto un altro adattamento della serie di videogiochi, il film Tekken, diretto da Dwight H. Little (Jon Foo vestiva i panni del protagonista Jin Kazama), ma non ebbe alcun successo, complice il fatto che non era stato fatto alcun approfondimento psicologico sui personaggi, né era stata sviluppata una sceneggiatura adeguata a mostrare qualcosa che andasse oltre le scene di lotta.
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