Harry Styles torna sulla copertina di Rolling Stones per la terza volta, con un’intervista ed un servizio fotografico realizzato da Amanda Fordyce.

La prima volta è stata nel 2017, in occasione dell’uscita del suo primo singolo “Sign Of The Times”, la seconda nel 2019, mentre quest’ultima lo vede protagonista dell’edizione ottobre/novembre 2022.

Durante il corso dell’intervista rilasciata a Rolling Stones, Harry spazia su varie tematiche, parlando della sua vita privata e della sua carriera, ma anche di argomenti come la sessualità, la terapia, la politica e l’attivismo.

Ecco alcune delle dichiarazioni del cantante britannico.

Harry Styles torna sulla copertina di Rolling Stones: “Io volevo semplicemente cantare, non volevo entrare in questo mondo”

L’intervista di Harry Styles a Rolling Stones inizia parlando della vita privata del cantante britannico e delle relazioni che quest’ultimo ha avuto, anche rispondendo alle accuse di “queerbaiting” che gli sono state rivolte:

“A volte la gente dice ‘Pubblicamente sei sempre stato solo con donne’ e io non credo di essere stato pubblicamente con qualcuno. Se qualcuno ti fotografa insieme a qualcun altro, questo non significa che hai deciso di avere una relazione pubblica.

Non ho mai parlato della mia vita privata pubblicamente e ho capito di aver tratto gran beneficio da ciò. Ci sarà sempre qualche versione della storia e ho semplicemente deciso che non avrei speso del tempo a correggerla o in qualche modo reindirizzarla altrove.

Ovviamente è una sensazione difficile se stare vicino a me significa poi dover diventare l’ostaggio di una parte di Twitter. Io volevo semplicemente cantare, non volevo entrare in questo mondo se la conseguenza, poi, era far male alla gente in questo modo”.

Harry Styles: “Vado dallo psicologo una volta a settimana, la mente va curata come il corpo”

Dopodiché, l’attenzione dell’intervista è stata spostata sulla psicologia e sull’accettazione di se stessi, ed in quel frangente, Harry ha ammesso di andare in terapia una volta a settimana:

“Mi sono preso l’impegno di andare dallo psicologo una volta a settimana. Facevo esercizio fisico e mi prendevo cura del mio corpo ogni giorno, perché non avrei dovuto fare lo stesso anche con la mia mente?

La fantasia, o la visione, o la versione di te che la gente riesce a costruire sembra sempre sia di una persona perfetta, senza difetti. Io penso di essere abbastanza incasinato e di fare errori qualche volta. Penso che sia la cosa più bella: vedere le imperfezioni di qualcuno e non è che lo ami nonostante quelle, ma che lo ami con quelle.

Se avrò bambini ad un certo punto, li incoraggerò ad essere se stessi, vulnerabili e ad aprirsi”.

Harry Styles sui problemi della società e l’attivismo: “Non riesco ad immaginare quanto sia spaventoso essere una donna in America”

Successivamente il cantante britannico ha toccato quali sono i problemi della società in cui viviamo, dichiarando di voler fare di più per migliorare la situazione:

Ho riflettuto su me stesso e ho detto ‘Oh, non faccio abbastanza’. Fingere che come persona bianca non parti avvantaggiato, questo non è vero. Non riesco ad immaginare quanto sia spaventoso essere una donna in America al momento.

Sono molto fortunato che ci siano gruppi di persone, nel mio tour, che si uniscono. In questo modo hanno molta meno paura di aprire le ferite, parlarne, e di fare qualcosa a riguardo, rispetto alla generazione precedente”.

Infine, Harry conclude l’intervista parlando di come gestisce la sua popolarità all’interno della vita quotidiana:

“Se imposti la tua vita sul fatto che non puoi andare da nessuna parte e tutto deve diventare una cosa grossa, allora è così che diventa la tua vita.

Adesso, a Londra, passeggio dappertutto. E’ difficile incappare in cose, ristoranti e posti e cose del genere se stai guidando dappertutto, e non è così divertente”.

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