Italexit è il partito dell’ex grillino Gianluigi Paragone, e correra alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Un partito, evidentemente, euroscettico, con posizioni fuori dal coro anche su vaccini e greenpass. Il partito, nelle ultime ore, è stato tacciato di fascismo dalle opposizioni e da parte dell’opinione pubblica. Invettive che, attraverso le vie ufficiali, hanno respinto categoricamente: “L’accusa di fascismo o estremismo è semplicemente ridicola per un movimento che ha come punto principale del suo statuto il rispetto della Costituzione italiana. Ma questo assalto mediatico ce lo prendiamo come una medaglia da esibire con orgoglio. E’ il prezzo da pagare quando non ci si omologa e si ha il coraggio di disturbare un conducente che da 30 anni precipita ogni giorno di più l’Italia e gli italiani nell’abisso della miseria e della marginalità”.
Italexit: la mission
“Italexit – riporta l’AGI – è un partito che ‘promuove iniziative di carattere politico, culturale, sociale con l’obiettivo di promuovere l’uscita dell’Italia dall’Unione europea e ripristinare la sovranita’ monetaria in luogo dell’euro, nel rispetto della Costituzione del 1948, dello Stato di diritto, della libertà personale e della solidarietà sociale’. Il nostro statuto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha al primo punto il rispetto della Costituzione e dello Stato di diritto.
Di nuovo sulle accuse di fascismo: “Eppure in questi giorni abbiamo assistito a un’incredibile mistificazione dei fatti, con un grande quotidiano nazionale che ha inventato e virgolettato dichiarazioni mai rilasciate da parte di una nostra candidata al Parlamento. Sono episodi gravissimi, nel tentativo di gettare discredito su un partito che in tutta Italia ha presentato importanti esponenti della società civile e che, primo fra tutti, ha superato la dicotomia fra destra e sinistra radunando intorno a un ideale di vera democrazia persone provenienti da diverse esperienze politiche. Si tratta del solito trattamento a cui ormai i media ci hanno abituati“.