Dai positivi Europei di atletica arriva comunque qualche strascico e si solleva una polemica su Marcell Jacobs: la rinuncia alla staffetta dove gli azzurri non sono poi riusciti a qualificarsi per la finale ha fatto storcere il naso.

Il presidente della Federazione ha provato a smorzare gli animi: “Ho voluto io un confronto con lui (Jacobs) e il suo allenatore per capire quale fosse la situazione: assolutamente non c’è stata alcuna lite né alterco. Forse qualche errore è stato commesso. Tornassimo indietro faremmo forse qualcosa di diverso. Ma è andata così“.

Camossi, allenatore di Jacobs, non ci sta e lancia una stoccata al DT La Torre.

“La direzione tecnica ha commesso un errore: ha chiesto a Marcell di correre senza pensare a piani alternativi e, soprattutto, senza tener conto del parere del settore sanitario, approfittando del fatto che il ragazzo è generoso, si spende e per la squadra farebbe qualsiasi cosa. Non sa dire di no. Se gli vien detto ‘Senza di te non andiamo in finale’, ci proverà sempre. Ma non è stato tutelato, perché i medici, dopo una risonanza al polpaccio sinistro effettuata giovedì, gli avevano prescritto 24-36 ore di riposo. Significa che sarebbe stato da utilizzare solo in finale. E che ora si dica che, dopo il dolore avvertito in riscaldamento provando il cambio con Patta, sia stato fermato in via precauzionale, è una nota stonata”.

Le condizioni di Jacobs secondo Camossi

Sempre per voce del coach di Jacobs Camossi queste sarebbero le attuali condizioni di Marcell.

“Il referto parlava di un sovraccarico funzionale con una parte di edema, quindi a rischio. Quando ci si allena prevede uno o due giorni di riposo. Non di gareggiare. Un campione olimpico non si gestisce così. È felice per quello che è riuscito a fare. Martedì a Roma faremo una nuova risonanza e decideremo se e come proseguire la stagione”.