La Cultura è il giacimento di petrolio dell’Italia. Non c’è paese al mondo con una concentrazione così elevata di beni artistici ma viene da domandarsi se sappiamo utilizzare al meglio quello che ci viene consegnato dal passato. Suscita preoccupazione, a questo proposito, quello che il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Erike Schmidt, ha detto all’Ansa. E’ un vero e proprio allarme per la mancanza di personale che potrebbe addirittura portare alla chiusura di un’eccellenza mondiale, eppure i visitatori sono tornati ai livelli del 2019 e oltre ma il personale continua a diminuire. Il direttore Schmidt spiega che “senza una soluzione, chiudiamo tutti, anche i più grandi”.

Crescono i visitatori ma agli Uffizi diminuisce il personale

Altro problema, oltre alla mancanza di nuove risorse, è anche l’invecchiamento: alle Gallerie degli Uffizi dal 2013 al 2022 sono andati in pensione 166 addetti a fronte di 34 nuovi ingressi totali (un numero che tiene conto dei 15 vigilanti vincitori di concorso che arriveranno a Firenze a settembre). Il bilancio in negativo è quindi di 132 unità, delle quali 67 nel settore della vigilanza. Per Schmidt la carenza è “sicuramente condivisa da molti altri musei, archivi, biblioteche”. Insomma, l’allarme è generalizzato e il paese dei giacimenti culturali non può non tenerne conto.

Stefano Bisi