Molti lo hanno ironicamente definito “tax day“, vale a dire il giorno in cui il Fisco italiano bussa alla porta dei contribuenti italiani per chiedere il pagamento delle ultime scadenze erariali: in breve, si tratta di 205 adempimenti per un totale di 40 miliardi di tasse a favore dello Stato.

Serve un nuovo calendario fiscale, in grado di garantire serenità a famiglie e imprese che stanno lottando contro una crisi economica estremamente violenta

Matteo De Lise, presidente dei “giovani dottori commercialisti”.

Scadenze Fisco, coinvolte soprattutto le partite Iva

179 adempimenti e 168 versamenti costituiscono il cuore del “tax day” odierno, dove milioni di italiani sono chiamati a saldare le scadenze con il Fisco per un valore complessivo di entrate pari a 40 miliardi di euro.

Per quanto concerne il versamento delle imposte sui redditi, aumentate dello 0,4% nel caso di secondo acconto, i destinatari principali sono le partite Iva: per i sostituti d’imposta ultima scadenza per il saldo di Iva, ritenute Irpef e contributi Inps. Chi invece non è titolare di partita Iva è chiamato a versare la seconda rata Irpef a titolo di primo acconto e la seconda rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata.

Nella categoria adempimenti addizionali rientrano invece il versamento regionale dell’Irpef, la rata Ires per coloro che lavorano nel campo della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi (con eventuale maggiorazione dello 0,4%) e per coloro che operano come intermediari finanziari o presso la Banca d’Italia (con eventuale maggiorazione dello 0,4%).

Infine, termine ultimo per il cosiddetto “esterometro“, ossia il documento che certifica i dati delle operazioni transfrontaliere della singola azienda verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, e per l’esenzione dal pagamento del canone Rai: per usufruirne bisogna dimostrare di percepire un reddito inferiore a 8.000 euro ed è destinato unicamente agli over-75.