Riforma pensioni 2023 ultima ora

Riforma pensioni 2023 ultima ora. Lo spettro della Legge Fornero si avvicina. Dal 31 dicembre si tornerà ad andare in pensione a 67 anni di età e 20 anni di contributi oppure dopo 42 anni e dieci mesi di contribuzione (un anno in meno per le donne).

Centrodestra

Quasi tutti i programmi elettorali dei principali partiti concordano su un punto: serve più flessibilità per chi va in pensione, alleggerendo le regole della Legge Fornero. Lo sostiene il Centrodestra, anche se non ha inserito nel suo programma comune una proposta definita: su questo punto la Lega spinge per la cosiddetta Quota 41, vale a dire la possibilità per chi ha pagato i contributi per almeno 41 anni di andare in pensione, a prescindere dell’età anagrafica. Una misura che sarebbe onerosa per le casse pubbliche: in poco meno di un decennio costerebbe circa 71 miliardi di euro. 

Centrosinistra e M5s

Nel centrosinistra il Pd intravede invece una maggiore flessibilità a partire dai 63 anni di età, da realizzare in coerenza con l’equilibrio dei conti previdenziali. Anche il M5s vuole evitare il ritorno alla legge Fornero attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro. Ma come i dem non specificano nel dettaglio le proposte.

Terzo Polo

Il Terzo Polo di Calenda e Renzi è l’unico tra i partiti più grandi a non prevedere misure nel proprio programma per l’accesso alla pensione, concentrandosi invece sulla qualità della vita degli anziani: dai centri sociali per la terza età alla prevenzione psicologica, fino alla riduzione del digital divide.