È un Papa Francesco solenne quello che ha parlato oggi dalla finestra di San Pietro in occasione dell’Angelus domenicale. Nel suo lungo discorso, il Santo Pontefice ha invitato i fedeli a metter da parte l’egoismo per abbracciare la benevolenza di Dio, sottolineando le terribili tragedie che stanno colpendo il Nicaragua e l’Ucraina.

Per rafforzare il proprio concetto, Papa Francesco ha portato una serie di esempi pratici che possono essere compresi da qualsiasi famiglia:

Pensiamo concretamente a quei gesti quotidiani di amore che portiamo avanti con fatica: ai genitori che si dedicano ai figli facendo sacrifici e rinunciando al tempo per se stessi; a coloro che si occupano degli altri e non solo dei propri interessi; a chi si spende al servizio degli anziani, dei più poveri e dei più fragili; a chi va avanti a lavorare con impegno, sopportando disagi e magari incomprensioni; a chi soffre a motivo della fede, ma continua a pregare e ad amare; a quanti, anziché seguire i propri istinti, rispondono al male con il bene, trovando la forza di perdonare e il coraggio di ricominciare.

Poi, un invito a schierarsi dalla parte “giusta”:

Fratelli e sorelle, noi da che parte vogliamo stare? Preferiamo la strada facile del pensare solo a noi stessi o la porta stretta del Vangelo, che mette in crisi i nostri egoismi ma ci rende capaci di accogliere la vera vita che viene da Dio? Da che parte stiamo?

Angelus, Papa Francesco chiede di pregare per l’Ucraina

Non poteva mancare, sul finale, il consueto invito alla preghiera per il popolo ucraino di cui il Santo Pontefice ha sottolineato il periodo di enorme crudeltà in cui stanno vivendo, ma anche il passaggio sul Nicaragua che da mesi vive sotto gli attacchi del regime di Daniel Ortega, con particolare sofferenza per il mondo ecclesiastico:

Seguo da vicino con preoccupazione e dolore la situazione creatasi in Nicaragua che coinvolge persone e istituzioni. Vorrei esprimere la mia convinzione e il mio auspicio che per mezzo di un dialogo aperto e sincero si possano ancora trovare le basi per una convivenza rispettosa e pacifica.

Sull’Ucraina invece, il papa ha semplicemente invitato i fedeli a “proseguire a pregare per il popolo ucraino che sta vivendo una immane crudeltà”. A queste parole si sono unite quelle del cardinale e Arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi che in riferimento a quanto espresso da Papa Francesco ha voluto sottolineare l’attenzione di quest’ultimo per i temi politici. Secondo il cardinale, le parole del Santo Pontefice vanno intese come un invito alla politica a pensare davvero al bene comune perché questo è il senso dell’amore per la politica.

Ecco le sue parole:

Il mio auspicio è quella preoccupazione di Papa Francesco sull’amore politico per cui la politica non soltanto non è convenienza o piccolo interesse, ma è tutt’altro, è l’amore politico. Credo che sia una grande indicazione per tutti e anche pensando al nostro immediato futuro. La Chiesa è interessata al Terzo settore perché è il frutto di tanta passione per l’uomo ed è interlocutore decisivo per le Istituzioni presenti e future.