Emis Killa torna a farci scatenare a Campomarino. Ma non mancano sorprese musicali rilasciate sui Instagram e graffianti polemiche direttamente da twitter. Citando testuali parole del rapper: mi levo dal ca…o. Giuro su mia madre. Vediamo insieme di che si tratta.

Emis Killa
Emis Killa

Emis Killa a Campomarino: ci sarà anche Shade

Partiamo dalle notizie più liete che riguardano il nostro Emis Killa, il rapper lombardo, amante del freestyle. Presso il lungomare degli Aviatori, a Campomarino la notte si accenderà di rap, ritmo e freestyle. Il rapper milanese Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, (classe 1983) si esibirà il 22 agosto, alle ore 22.00, portando sul palco le sue hit più famose. Lo stesso vale per Shade, che ha esordito nel panorama musicale a sedici anni e scalato le vette su YouTube, sino a muovere i primi passi con  Zelig Urban Talent, nel 2011, per poi vincere la trasmissione MTV Spit condotta da Marracash. Con lui, l’appuntamento è la sera del 23 agosto, sempre alle ore 22.00.

Entrambi gli artisti hanno avviato la loro carriera giovanissimi e non si arrestano, portano le loro canzoni live per un’estate bollente in Molise, a servizio di un evento patrocinato dal comune di Campomarino, in cui collaborano l’associazione culturale Eventi Arte e spettacolo Termoli e l’istituzione centro servizi turistici e culturali Campomarino.

Un’occasione da non perdere per i fan del magico duo, dal momento che l’ingresso è gratuito.

Emis Killa Instagram: il brano freestyle inedito

Recentemente Emis Killa ha ritrovato un suo vecchio freestyle e ha incuriosito i suoi followers, pubblicando una foto con questa descrizione su Instagram:

“Ieri sera mi son trovato un vecchio freestyle da un minuto nei provini di “17”. Lika se vuoi che lo droppo sul profilo.”

Detto fatto, i feedback hanno dato un riscontro così positivo, che l’artista ha reso noto il pezzo. Si tratta di Typhoon, un freestyle inedito, su un minuto di beat postato attraverso reel di Instagram. Sempre un po’ ironico e provocatorio, Killa decide di postarlo scrivendo questa descrizione:

“Boh, un esercizio di stile che stava facendo la muffa nel mio pc. Uno dei tanti. Tagga un rapper che non rappa.“

Typhoon ha ottenuto sbalorditivi risultati: ascoltato da circa 600.000 utenti in meno di due giorni, guadagna ben 50.000 like e si aggiudica migliaia di commenti, elogi, qualche critica, ma soprattutto, richieste di caricare il brano direttamente su Spotify. Arrivano a complimentarsi sui social anche alcuni colleghi: da Lazza a Clementino, ai 2ndroof. Puoi ascoltare il brano qui.

Le polemiche sulle tasse: “mi levo dal ca…o. Giuro su mia madre”.

Nelle ultime ore il rapper ha fatto parlare di sé. E ancora una volta, lo ha agito attraverso i social ma, in questo caso, non è la musica ad essere protagonista del contenuto: bensì una polemica sulle tasse. Emis Killa ha scritto un tweet provocatorio, per poi scagliarsi con un utente che lo ha chiaramente contraddetto, facendo evidentemente riferimento alla sua carriera da cantante e alla sua situazione economica. Vediamo insieme e meglio di che si tratta.

Il post twitter pubblicato oggi da Emis Killa recita:

“Ogni anno in questo periodo si pagano le tasse e mi ricordo di quanto questo Paese sia governato da dei ladri. Lo stato è mio socio al 50% (anche più) e in cambio mi offre un panino di me…da. A me e a tutti voi. Prima o poi mi levo dal ca…o. Giuro su mia madre”.

Uno degli utenti ha risposto al post di Killa, spiegando così il suo punto di vista:

“Stai dando a chi ha di meno: sanità gratis, scuole gratis etc. Basta lamentarsi, soprattutto da parte di chi ha di più”.

A quanto pare il cantante non ha preso bene il commento, dal momento che ha risposto sgarbatamente con queste parole:

“Questo deve essere uno di quelli che non fanno un ca…o”.

Non è raro che gli artisti del panorama rap colpiscano con post o azioni di provocazione che lasciano spesso perplessi gli stessi fan. Sapete l’ultima su Kanye West che ha lanciato una nuova linea di abiti presentandoli nei sacchi della spazzatura? Ne abbiamo parlato qui.