In Messico torna di attualità il caso ribattezzato “Delitto di Stato” in merito all’omicidio di 43 studenti dello Stato del Guerrero avvenuto nel 2014: nella giornata di sabato sono stati arrestati il giudice Jesus Murillo Karam, 64 fra militari e poliziotti e una frangia della cartello Guerreros Unidos legato al narcotraffico.
Murillo Karam, chi è il giudice più inviso in Messico
L’ex giudice procuratore generale del Messico Jesus Murillo Karam si trova in custodia cautelare in attesa della sua testimonianza chiave (in programma mercoledì) nel più grande scandalo nazionale del nuovo millennio, denominato “Delitto di Stato”: 43 studenti ‘desaparecidos’ nel 2014 ad Ayotzinapa, nello stato meridionale del Guerrero
Murillo Karam scrisse la “Verità Storica”, un documento che costituì il riassunto dell’inchiesta ufficiale fortemente voluta dall’allora presidente messicano Enrique Peña Nieto. Il fascicolo venne immediatamente smascherato facendo intendere una possibile complicità da parte delle forze di polizia e della giustizia. Tutti i dettagli sono stati pubblicati nel nuovo filone di inchiesta condotto in un secondo momento dal sottosegretario dell’Interno Alejandro Encinas e voluta dall’attuale presidente. messicano, Andrés Manuel Lopez Obrador
L’accusa per gli arrestati è di complicità con il crimine organizzato, rapimento, tortura, omicidio e ostruzione della giustizia. I fatti: secondo l’inchiesta la notte fra il 26 e 27 settembre 2014 un gruppo di 43 studenti di un istituto di Ayotzinapa, nello stato meridionale di Guerrero, dovevano recarsi a una manifestazione di protesta a Città del Messico tuttavia vennero rapiti e uccisi sul pullman che li stava portando alla capitale. Alcuni esponenti dei Guerreros Unidos, avvisati dalla polizia, si sbarazzarono dei cadaveri. Ancora oggi la vicenda rimane una macchia di sangue indelebile per il Paese.