Better Call Saul, la celebre serie sulla storia di un avvocato della microcriminalità, è giunta al termine dopo sei stagioni. Nata da Breaking Bad, racconta la discesa nel baratro della criminalità di un avvocato, il suo tragico rapporto con un fratello affetto da un disturbo psicologico, il cartello della droga messicano che sconfigge la concorrenza seppellendola in buche sperdute nel deserto. Al suo interno, però, sono presenti numerosi easter egg in riferimento proprio alla serie madre.
Better Call Saul e quelle scene già viste
Indubbiamente i primi due easter egg sono la città, Albuquerque, e il luogo di ritrovo, ossia il ristorante per famiglie di Loyola, ma anche il posto dove per la prima volta Fring e Jesse Pinkman, ma è anche il ritrovo scelto da Jimmy per parlare con i suoi clienti dopo aver accantonato la tutela degli anziani che incontrava a Casa Tranquila, la casa di riposo nella quale Hector Salamanca troverà finalmente la sua vendetta contro Gustavo.
Un altro easter egg presente in Better Call Saul è una sorta di “gioco” che gli showrunner hanno voluto fare con i telespettatori ancor prima che lo spettacolo cominciasse sullo schermo, perché i titoli delle puntate nascondevano dei messaggi che anticipavano ciò che sarebbe successo nel giro di qualche ora. Il terzo è presente nella puntata intitolata proprio Breaking Bad, dove Walter e Jesse (tornati così sullo schermo) mentre rapiscono l’avvocato e lo portano nel deserto per spaventarlo e obbligarlo ad ingegnarsi per scarcerare Badger, lo spacciatore e amico fidato di Pinkman. Sia sulla serie madre, che su Better Call Saul, l’avvocato appare spaventato, credendo che a rapirlo sia stato il cartello messicano. Per questo parla un misto di inglese e spagnolo sputando fuori due nomi che non hanno alcun senso all’interno di Breaking Bad, ma che diventeranno fondamentali nel futuro (o passato?) spin-off.